La discussione intorno alle creazione dei Municipi nella città di Viterbo arriverà ad un primo risultato tangibile nei prossimi giorni. Saranno eletti e quindi nominati dal consiglio comunale i consiglieri dei municipi, rappresentanti civici delle realtà delle maggiori frazioni. Organi che devono rappresentare un punto di ripartenza importante per un nuovo protagonismo delle comunità dei nostri Centri storici (minori solo per le dimensioni) .
Ma questo passo doveva essere forse maggiormente condiviso e partecipato. Molte regole e prassi devono ancora essere definite affinché questa innovazione non rimanga un ulteriore momento di spartizione e di lottizzazione. Dobbiamo rivolgere una attenzione particolare a quanto accade a S. Martino, a Bagnaia, a Grotte S. Stefano. In questi anni le amministrazioni non hanno fatto abbastanza.
Sel intende dare un piccolo contributo. Vogliamo dichiarare apertamente – e dopo averne parlato in riunioni aperte nel corso dei nostri incontri settimanali – i nomi delle persone che intendiamo candidare come consiglieri nei nuovi Municipi: persone che hanno anche condiviso – come indipendenti – il nostro percorso e che hanno una storia significativa di attività e iniziative svolte nelle proprie comunità e sensibilità e autorevolezza. Mario Silvestri a S. Martino al Cimino, Francesco Chiovelli a Grotte S. Stefano e Manuela Moroni a Bagnaia.
Persone alle quali pensiamo di poter chiedere di promuovere la partecipazione oltre le dinamiche asfittiche delle ragioni di parte o di partito.
Caro Cinalli, perché non apriamo invece il confronto su quell’autentica vergogna costituita dalla presenza in giunta dei votivendoli vivaviterbicoli di Filippo Rossi da Trieste?