Natale 2013: da un capo all’altro della Tuscia è tempo di presepi viventi. Tutti accomunati da una caratteristica: essere allestiti nelle vie e nelle piazze dei centri storci dei singoli borghi; o incastonati in ambienti naturali selvaggi e imponenti; o animati in aree archeologiche.
La più nota rappresentazione in costume della Natività di Cristo è quella di Corchiano (località Sambuco, 25-26-28-29 dicembre 2013; 1-5- 6 gennaio 2014) per varie ragioni. E’ la più vecchia (questa è la 44esima edizione); non si fa mancare nulla, se solo si consideri che la colonna sonora è firmata da premio Oscar Nicola Piovani, la cui famiglia è originaria del borgo dell’agro falisco, e che la voce narrante è quella di Gigi Proietti. Il suo valore aggiunto, infine, è dato teatralità, legata ai costumi e a numerosi effetti di scena.
Altri spettacoli di notevole fascino sono quelli di Grotte di Castro (26-29 dicembre e 6 gennaio): location è l’area archeologica in località Fosso. A Sutri il presepe vivente si serve di quinte affatto speciali, quali le tombe della necropoli etrusca e dell’anfiteatro romano completamente scavato nel tufo (26- 29 dicembre; 1-5-gennaio). Ma l’acme della suggestione si raggiunge e Civita di Bagnoregio (26-28-29 dicembre; 1-4-5-6 gennaio), il “paese che muore”, dove di fatto è stata ricostruita una piccola Betlemme.
Vanno citati in rapida sintesi anche altri appuntamenti. Bassano Romano, 25-26 dicembre, 6 gennaio. Castiglione in Teverina, 29 dicembre. Chia (Soriano nel Cimino), 26-29 dicembre, 1-5- 6 gennaio 2014. La Quercia: 26-29 dicembre, 6 gennaio. Piansano, 26 dicembre. Soriano nel Cimino, in località Montecavallo, 26-29 dicembre, 6 gennaio. Tarquinia, 26-29 dicembre, 6 gennaio. Tuscania: 26-29 dicembre, 6 gennaio. Vejano: 26-29 dicembre, 6 gennaio. Vetralla, 26-29 dicembre, 6 gennaio.
Nel capoluogo, va visto presepe vivente nel giardino di Villa Rosa, coi pazienti della casa di cura: 25-26 dicembre, 1-6 gennaio. Poi il presepe di Santa Maria della Verità, con la spettacolare la cavalcata finale dei Re Magi il 6 gennaio.
Nella mangiatoia si sono ovviamente accomodati Fillippo Rossi da Trieste, l’ottuso superassessore Barelli e compagnia kaffeinista-vivaviterbicola magnamagniante.