29032024Headline:

“In tanti m’hanno detto: avanti così”

Giacomo Barelli e Filippo Rossi

Giacomo Barelli e Filippo Rossi

Fare l’assessore alla Cultura, da queste parti, rischia di essere più pericoloso che fare il poliziotto antidroga a Caracas. Agguati, trappole e sospetti dietro ogni angolo, e il giubotto antiproiettile serve a poco, semmai occorre essere corazzati dentro. Come se non bastasse, a Giacomo Barelli è toccata pure qualche sfiga accessoria: i ladri che gli rubano a casa, i vandali che sabotano l’illuminazione dell’albero di Natale del Comune proprio il giorno di Santo Stefano, cose così. In mezzo, però, è riuscito comunque a mettere insieme due eventi importanti nel cartellone natalizio (le mostre di Sebastiano Del Piombo e di Stern, il festival delle luci) ed allora vale la pena abbozzare un bilancio. Partendo dall’attualità, per poi magari tornare indietro e guardare avanti.
Assessore, ha brindato con un bicchiere mezzo pieno?
“Il primo giudizio sugli eventi di Natale è sicuramente positivo. Positivo al di là di ogni aspettativa. Non lo dico io, ma le tantissime persone, viterbesi e turisti, che hanno visitato, e continuano a farlo in queste ore, le esposizioni e che hanno assistito al festival delle luci”.
Tutto perfetto?
“Be’, ci sono ampi margini per migliorarsi in futuro, si può sempre migliorare, specie quando è possibile programmare le iniziative in anticipo. Diciamo che coi tempi che abbiamo avuto, siamo andati molto bene. E’ un piccolo segnale di cambiamento, una base di partenza”.
Suggerimenti per il futuro?
“Intanto, stiamo cercando per quanto possibile di prorogare la mostra di Del Piombo oltre il 30 gennaio. Vedremo se ce la faremo, non dipende solo da noi: certo è che l’affluenza di questi giorni giustificherebbe un’estensione di qualche giorno, considerato anche che alla riapertura delle scuole molte classi potrebbero venire a palazzo dei Priori”.
E’ una notizia. Altro?
“L’arte piace ai viterbesi. Le tavole di Del Piombo stavano lì da sempre, molti magari le hanno riscoperte solo negli ultimi giorni. Noi abbiamo soltanto perseguito con caparbietà l’opportunità di tirarle fuori ed esporle. Un segnale chiaro che c’è fame di eventi del genere, e cercheremo di organizzarne altri, nei limiti del possibile”.
Ci sono state anche critiche, più o meno feroci, più o meno disinteressate.
“Le critiche sono normali, fisiologiche, vanno messe in preventivo. Alcune sono pregiudiziali, e se ne stanno rendendo conto anche i cittadini. Altre sono lecite, e magari anche utili: ognuno ha la sua idea, per carità. Gli apprezzamenti, comunque, sono di gran lunga superiori”.
Tra le altre cose, l’hanno accusata anche di conflitto d’interesse con Caffeina. Manca solo l’accusa per l’omicidio Kennedy.
“Purtroppo, la risposta è sempre la stessa che ho dato in passato, ma non per questo meno ferma o sincera: non ho alcun conflitto d’interesse perché non ho alcun interesse in Caffeina. Con la quale, è vero, ho collaborato in passato, ma a titolo di volontariato. E poi, questa storia mi dà particolarmente fastidio anche per una ragione precisa”.
Cioé?
“Mi dà fastidio che non si consideri la mia storia politica, il mio percorso, ma che si riduca tutto a Caffeina. Un episodio tutto sommato marginale rispetto alle mie idee, che esistevano già prima che esistesse Caffeina. Non sopporto le accuse fumose, la dietrologia a tutti i costi: la legalità, semmai, quella è sempre stata il mio cavallo di battaglia”.
Però la cultura resta un tema caldo, anche per l’opposizione, magari più di altri temi che pure sarebbero più importanti per i cittadini.
“Diciamo che c’è stata un’indubbia sovraesposizione dell’argomento, sin dalla campagna elettorale. Ma attenzione: questo è un bene. Però non ci si deve ridurre a parlarne e litigare, ma analizzare piuttosto quello che è stato fatto, capire come e dove si può crescere. Soprattutto: programmare. E questo sarà il nostro obiettivo, anche perché con il bilancio approvato entro febbraio, come ha ribadito l’assessore Ciambella, ci saranno più possibilità di progettare alla distanza”.
Qualcuno, dal Pd, ha accusato gli amministratori provenienti dalle liste civiche di essere poco strutturati e cani sciolti rispetto ai partiti.
“Concordo pienamente col sindaco Michelini quando dice che le liste civiche hanno portato una ventata di novità. Punto”.
Delle critiche abbiamo detto. Le avranno fatto anche dei complimenti.
“Tanti complimenti. Quelli che mi hanno fatto più piacere sono arrivati dalla gente comune. Andate avanti, continuate così, mi hanno detto”.
E Sgarbi?
“Credo che abbia apprezzato la grande volontà di fare qualcosa di diverso per la città. E il metodo”.
Prossime iniziative?
“Intanto, un bando pubblico per le iniziative di Carnevale. Lo anticipo, sarà fatto a giorni, ma così chi vuole proporre qualcosa può iniziare ad organizzarsi”.
Altro?
“La partenza della stagione teatrale. Il bando on line scade il 15 gennaio”.
Cose più concrete e meno viterbesi?
“La Regione ha approvato un progetto dell’assessorato: ci darà diecimila euro per la realizzazione di un portale turistico e di un’app per smartphone sempre per i turisti”.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Caro sindaco Michelini, cosa aspetta a cacciare via (a calci in c.) un sesquipedale bugiardo (“non ho alcun conflitto d’interesse perché non ho alcun interesse in Caffeina”) come il figuro che ha rilasciato questa (presuntissima) intervista?

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