E va bene che pare continui a chiamarsi Virtuoso, Maria Rosetta Virtuoso. E va bene che fa parte di quella folta schiera dei cosiddetti “A volte ritornano..”.
E va bene che, a beneficio dei più giovani, va ricordato che è stata responsabile culturale di Forza Italia prima versione. Che partecipò alle elezioni comunali del 13/14 aprile 2008 nella lista di centro destra “Ego sum Leo”, collegata al sindaco Giulio Marini, raccogliendo ben 64 (sessantaquattro voti) che, a occhio e croce, era il numero dei parenti stretti, di primo, secondo e terzo grado, nonché di amici intimi, ma proprio intimi, nonché dei vicini di condominio che non potevano negarle il consenso.
E va bene che ha tutti i titoli, accademici e non, per poter intervenire sull’allestimento della mostra di Sebastiano del Piombo nella Sala Regia di Palazzo dei Priori.
E va bene che, grazie a studi matti e disperatissimi, è assai preparata in varie e variegate discipline (Chimica inorganica e mineralogica; Fisica; Chimica organica; Storia dell’arte medievale; Storia dell’arte moderna; Storia del restauro; Strumenti e metodi della manutenzione; Museologia: Scienza e tecnologia del legno; Chimica applicata ai beni culturali) sulle quali vanta una sterminata bibliografia.
E va bene che, in attesa di essere nominata dall’Accademia dei Lincei nella classe di Scienze Morali, categoria Critica dell’Arte e della Poesia, ha sentenziato che: 1) in Sala regia “si avverte un caldo soffocante”; 2) “la stupenda sala, che da sola varrebbe una visita da parte dei nostri concittadini in primis e poi dei turisti (che, comunque, probabilmente la conoscono meglio dei viterbesi), è sacrificata nella sua visione d’insieme dai “sarcofagi” che ospitano le opere di Sebastiano del Piombo”; 3) “guardando gli affreschi della sala, abbiamo notato che iniziano a screpolarsi: forse questo caldo eccessivo non giova: non è che si dovrà, a breve, procedere ad un nuovo restauro a carico della collettività?”; 4) che la collocazione è sbagliata, in quanto dovevano essere esposte nella Sala Rossa, o in alternativa alla Rocca Albornoz; 5) “il fatto di averle messe in sala Regia non abbia intenzionalmente voluto essere una sorta di “Panem et circenses, come Giovenale proclamava nelle sue “Satire”…”.
Mitica Rosetta. Ha il dono di far parlare di sé solo quando dice cose inutili (copyright Natalia Aspesi).
Sempre bersagli facili, il Sor Merlino nostro…