28032024Headline:

Sui diritti civili non esistono “bandierine”

Coppie-di-fatto“I diritti civili sono l’insieme delle libertà e delle prerogative garantite alle persone fisiche. Non riguardano solo il singolo individuo, ma possono estendersi alle organizzazioni di cui il cittadino fa parte. Possono configurarsi quindi come tutele basilari della persone, garantite, oggi, in primo luogo dalla Costituzione e disciplinate dalle legge”. Detto questo è di difficile comprensione quanto sta accadendo nel nostro comune riguardo all’istituzione del registro per le coppie di fatto.
In questo Paese abbiamo sempre il cattivo gusto di far diventare una questione civile come braccio armato di questa o quella formazione politica, tanto per poter mettere le bandierine, sia in caso di vittoria (“bravo sono stato io”), o nel caso di sconfitta (“ma io sono con la minoranza”). Queste battaglie, come tante altre che incidono sulla vita della comunità ,devono essere combattute con il presupposto che non sono di qualcuno, ma di tutti. I nostri amministratori, a tutti i livelli, dal Comune al Governo, sanno perfettamente che i cittadini li hanno votati perché siano le persone che debbono dare l’esempio e soprattutto che facciamo rispettare le norme , le regole le leggi e dove non vi siano si preoccupino di farle.
Signor sindaco, lei è la massima autorità cittadina e vorrei rammentarle che il suo compito primario è la salvaguardia di tutti. In questo caso ci sono tante associazioni che parlano, e che sappiamo essere ampiamente tutelate, ma il suo sguardo deve andare dove queste tutele non ci sono. Chi sono questi signori che si permettono di esprimere pareri e si ergono a

rappresentanti di tutta la cittadinanza, affermando certi concetti?
Il mondo è cambiato. Ne abbiamo prova ogni giorno, tanto che lo stesso Papa se ne è reso conto, avvicinandosi a persone che vivono fuori le convinzioni che hanno accompagnato la Chiesa in questi anni.

Signor sindaco, come cittadina pretendo che chi mi governa sia in grado di darmi tutele ove non ci sono, come in questo caso e abbia la buona creanza di mettermi nelle condizioni di avere strumenti legali, non di altra natura, per poter affrontare quelle difficoltà personali di ognuno di noi e che nessuno entri nella mia sfera privata. Per questo voglio avere le possibilità di scegliere, come fanno gli altri, della propria vita. E devo sapere che, qualsiasi sia, ho la possibilità di attuarla. Il suo compito è di amministratore, non di giudicare o lasciare agli altri di farlo. Non le è richiesto. Per questo si è presentato davanti agli elettori. I suoi convincimenti personali sono da rispettare, ma deve per primo, visto
il suo ruolo, rispettare quelle degli altri. Nel contesto storico in cui ci troviamo, è necessario un cambio di passo, un’apertura che hanno già tutti gli amici degli stati europei vicini e non solo. Un gesto politico che dia un significato di progresso, di modernità, sui diritti che appartengono a tutti gli esseri umani.
John Locke sosteneva che i diritti naturali della vita, della libertà e della proprietà debbono essere tramutati in diritti civili e protetti dalla Stato sovrano tra gli aspetti del contratto sociale. Sapere aude.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    D’accordo su tutto, ma basta citare il papa, non se può veramente più!

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