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La Tuscia alla Bit pensando a Expò 2015

BIT-1Siamo in pieno Bit. La tre giorni tutta milanese (ventinove candeline) che racchiude in se la Borsa internazionale del turismo. Ovverosia la più importante manifestazione fieristica dedicata al settore. Un appuntamento immancabile, che vede protagoniste nello stand di Regione e Unioncamere Lazio diverse imprese nostrane. Qualche dato? Un anno fa 2100 espositori provenienti da 100 paesi, più di 53600 visitatori professionali, 1000 aziende e 700 buyeral workshop, oltre 20000 giornalisti accreditati, più di 19000 business match. E l’edizione 2014 viene presentata ancor più corposa e ricca di opportunità. “La Bit assume per i nostri operatori una particolare importanza, in quanto non solo consentirà loro di conoscere le evoluzioni del mercato turistico, ma soprattutto di sondare le opportunità che si presenteranno in vista del grande appuntamento con l’Expo 2015”, dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo.

Tuscia Unicard (nuovo strumento dal sapore internazionale nato con l’intento di attivare sinergie tra attori pubblici e privati per creare una offerta integrata), Parco dei mostri di Bomarzo e Macchina di Santa Rosa. Questi saranno (tra molti altri presenti) i nostri cavalli di battaglia. “Uno degli appuntamenti cardine per gli operatori del settore – afferma il presidente della Provincia, Marcello Meroi – e quindi una chance unica che le istituzioni non possono lasciarsi sfuggire. Un’occasione importante per mettere in vetrina le bellezze e i tesori del nostro territorio. E per attivare tutte quelle strategie di marketing utili per accrescere l’appeal della provincia”.

Il tutto comunque di vista proprio dell’Expo di Milano, che rappresenta per la Tuscia un punto di ripartenza. Di programmazione. Di espansione. Anche attraverso il Protocollo (stile Kyoto) di alimentazione targato Bcfn (Barilla center food and nutritions), che verrà firmato nel capoluogo lombardo e sottoscritto dal consigliere regionale Riccardo Valentini. “Tre i focus principali – dice lo stesso – Agire contro lo spreco alimentare, riducendolo del 50% entro il 2020, anche attraverso accordi di lungo termine sulle filiere agricole per migliorare la pianificazione alimentare. Favorire un’agricoltura sostenibile, limitando la conversione dei terreni alle coltivazioni destinate a produrre bio-carburanti e alimentazione per il bestiame, e combattendo la speculazione finanziaria. Agevolare stili di vita salutari, incoraggiando l’attività fisica e l’educazione alimentare a partire dalle scuole”.

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1 Commento

  1. Giorgio Molino ha detto:

    L’importante è non mettere in mostra i nostri imbarazzanti politicanti.

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