Non sempre un’autostrada serve a collegare due punti distanti tra loro. A volte capita anche che la realizzazione di un’opera così imponente (negli sconvolgimenti e nei costi) porti al profondo allontanamento tra due parti. Un taglio netto, deciso. Irrimediabile. È questo il caso della “Tirrenica”, sponda Tarquinia. Laddove l’idea del novello lembo asfaltato (già in fase di progettazione, se non di cantiere) ha spaccato a metà un’intera cittadina.
Da un lato gli scettici, gli infastiditi. Coloro i quali vedono dietro l’autostrada un autentico mostro. Un colosso che renderà impraticabili diverse aree. Che sconvolgerà eccessivamente il quadro urbanistico generale. Un dramma, in sostanza. Sponsorizzato e rimarcato a gran voce dalla portabandiera Marzia Marzoli. L’imprenditrice che ha cavalcato nel tempo un discreto numero di battaglie (su tutte quella del no al carbone, arrivando a formare una lista ad hoc nell’ultima tornata elettorale). Ed ora eccola di nuovo carica, scagliata contro l’amministrazione a suon di colpi diretti e indiretti. Tanto in sede di consiglio quanto sui social network. In piazza e sui giornali.
Sul versante opposto risiede invece il sindaco Mauro Mazzola. Che oltre a portare avanti la pratica tenta quotidianamente di fare il pompiere. Col risultato che, come da prassi, la popolazione è confusa più ora che in partenza. A tal riguardo spunta così la segnalazione apolitica (per quanto sia possibile) della signora Anna Cedrini. Che stufa del ping pong tra le parti prova a mediare, da brava imprenditrice. “Alla Marzoli va riconosciuto il merito di essere stata tra le prime ad aver intuito il disagio – dice – e da libera cittadina è giusto e doveroso che si sia espressa. Il sindaco però non parla per se stesso, ma rappresenta tutta la comunità. E quindi la deve tutelare. Io opero nell’area della Farnesiana. Come me tantissime persone. La realizzazione dell’autostrada chiuderà quest’arteria storica, la naturale via commerciale per tutto il centro. Non è concepibile che al grido di ‘pubblica utilità’ venga soppressa e non affiancata da un adeguato tessuto complanare che garantisca la medesima fruibilità. Nonché la continuità di sviluppo”.
Pronta la replica del primo cittadino. Che, va rimarcato, in quanto a rapidità di comunicazione non è secondo a nessuno. “Accolgo con favore la lettera di Anna Cedrini – risponde – La prima che si rivolge a me come cittadino e non come avversario politico. Vorrei tranquillizzarla perché stiamo già provvedendo alla rete viaria alternativa. Abbiamo ottenuto il potenziamento richiesto. Secondo poi garantiremo libero accesso a tutte le zone del territorio, in primis la Farnesiana. Terzo, infine, i residenti di Tarquinia avranno l’esenzione dal pedaggio. Gli impegni presi con Sat parlano chiaro. E non ci muoveremo da tali posizioni”.
Ora, la cittadina come noto è bagnata dal mare. La guerra a riguardo (più o meno fredda) proseguirà almeno fino al giorno dell’inaugurazione. Se poi quelle di Mazzola siano promesse da marinaio o concrete realtà sarà solo il tempo a dirlo. “Se non saranno soddisfatte le nostre considerazioni sarò il primo a protestare e bloccare il tutto”, nel mentre questo suo imperativo fa ben sperare.
Tarquiniesi in ansia, Mazzola rassicura
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Per certi sedicenti ambientalisti le uniche soluzioni ai problemi di viabilità sono le biciclette o somari.