24042025Headline:

Un “periscopio” per filmare i consigli

Il grillino Gianluca De Dominicis

Il grillino Gianluca De Dominicis

Avvertenza prima della lettura: è severamente vietato parlare di Grande Fratello (il libro di Orwell, mica le tette della Marcuzzi). Perché in questa storia c’è sì di mezzo una telecamera che controlla, registra e trasmette filmati che tutti potranno vedere, ma non si può mischiare mica la sana trasparenza con lo squallido voyeurismo, o peggio ancora, con slogan come “siamo tutti spiati”. Piuttosto, la novità va accolta nel migliore dei modi: presto, prestissimo, i consigli comunali viterbesi saranno ripresi da una telecamera, registrati da un microfono e trasmessi in streaming sul sito internet istituzionale del Comune (www.comune.vt.it). Lo conferma l’impegno di spesa preso dall’ottavo settore, firmato dal dirigente Fioramanti, e datato 28 marzo scorso: un impegno per circa mille e quattrocento euro l’anno che consentirà a palazzo dei Priori di dotarsi dell’attrezzatura necessaria per l’operazione e che coprirà anche i necessari costi di manutenzione e aggiornamento del software. Il provvedimento diventerà esecutivo non appena verrà ufficializzata la copertura finanziaria, come prevede la legge.
In ogni caso, ci siamo. A breve i maniaci del genere (ce ne sono, ce ne sono…) potranno seguire on line, in tempo reale, anche dai più reconditi angoli del globo, le frenetiche attività del consiglio. E vuoi mettere il gusto di spararsi un’interrogazione – che so – di Chiara Frontini spaparanzati su una spiaggia messicana, col portatile sulle ginocchia e un margarita ghiacciato in mano? O ancora: la perversione di riunire i quattro amici del bar davanti all’Ipad, per assistere in diretta ad uno degli ormai proverbiali duelli dialettici tra Gianmaria Santucci e Sergio Insogna? Esagerazioni, certo. Ma la verità è che questa trasparenza finalmente istituzionalizzata renderà possibile a tutti i cittadini interessati controllare ciò che fanno, decidono o bocciano, i loro rappresentanti eletti. D’altronde, se da anni è possibile vedere sul sito istituzionale il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, non si capiva perché era impossibile trasmettere un normale consiglio comunale.
E allora, vale la pena raccontare come si è arrivati a questa decisione. La prima proposta è del 30 luglio scorso, firmata dal Movimento Cinque Stelle. “Sì, è stato il nostro primo ordine del giorno”, spiega il consigliere grillino Gianluca De Dominicis. Questione di coerenza, perché i pentastellati di casa nostra in realtà riprendevano tutte le sedute dei consigli già da un paio d’anni (con un’apposita iniziativa chiamata “Fiato sul collo” e con una dedizione quasi commovente), quando non erano neanche rappresentanti tra i banchi. E hanno continuato fino ad oggi, pronti a cedere il testimone alla struttura del Comune non appena sarà operativa. Perciò, non appena entrati in consiglio grazie ai voti delle elezioni amministrative del maggio scorso, ecco che è venuto naturale proporre “l’istituzionalizzazione” dello streaming. Il consiglio ha approvato, e ha demandato agli stessi grillini – noti smanettoni ed esperti di tutto quello che ha a che fare con la rete e le nuove tecnologie – di consigliare la soluzione migliore.
“Abbiamo cercato un modo che fosse il meno possibile invasivo – dice De Dominicis – Cioè un sistema digitale che avesse il minore impatto possibile sulla sala consigliare. Ecco allora che è stata scelta una videocamera wi-fi, cioè che trasmette via banda, senza così invadere di cavi e prolunghe le stanze e i preziosi arredi di palazzo dei Priori”. Non solo: l’attrezzo sarà piazzato dietro al baldacchino dove si piazzano gli agenti della Polizia locale, esattamente di fronte al banco del presidente del consiglio, del sindaco e della giunta. Ma per non rovinare la visuale ai tanti turisti che visitano quotidianamente la sala, ecco l’idea geniale: la telecamera sarà a scomparsa, piazzata quindi su un treppiede elettrico, gestibile con telecomando. Estraibile quando c’è da riprendere il consiglio, e ripiegabile e nascosta in tutte le altre circostanze: una specie di modernissimo periscopio da sommergibile, insomma.
“Siamo lieti che il consiglio abbia recepito la nostra idea”, conclude De Dominicis. Il quale, se sarà riconfermato dai cittadini (il 12 aprile i militanti Movimento Cinque stelle sono chiamati ad accettare o respingere le sue dimissioni, come da prassi dei pentastellati), potrà evitarsi la fatica che doveva sostenere – lui e qualche altro grillino – ad ogni consiglio. Quella cioè di piazzare la webcam personale per riprendere ogni seduta. Viterbo è trasparente, dunque. Mentre da altri parti, per esempio a Tarquinia, al Cinque Stelle è stato persino vietato di riprendere i consigli: il sindaco Mazzola si è sempre opposto. E vai a capire perché.

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