Il solo appellativo riporta ad avvenimenti storici finemente intersecati tra il sacro e il profano. Tradizioni indiscusse e tramandate dall’uomo fin dall’alba dei tempi. Ed eccolo. Il solstizio d’estate. Quel giorno, l’unico dell’anno, nel quale si può godere della durata massima di luce solare.
Un momento unico. Festeggiato dappertutto. Dedicato alle divinità più disparate. Celebrato come meglio si crede in ogni pinzo del mondo. E anche a Bomarzo. Grazie alla locale Pro loco e agli “Amici del Palazzo”. Che da sempre operano al fine di valorizzare l’ampissimo patrimonio del borgo.
Sabato prossimo la stupenda residenza che un tempo fu della famiglia Orsini, aprirà le porte per ospitare un evento eccezionale. Il titolo della piccola ma preziosa manifestazione altro non poteva essere se non proprio “Meraviglia tra le meraviglie. Il Solstizio d’estate”. E “Diamo il benvenuto alla bella stagione”, aggiungono gli organizzatori. Col supporto logistico dell’amministrazione comunale. E con un concerto studiato appositamente per le mura che faranno da cornice.
In scaletta ci saranno grandi rivisitazioni dei maestri della musica. Vivaldi, Mozart, Piazzola. Ma anche Piovani (per rimanere in zona), Morricone, Marcelli e Monti. Per una nottata all’insegna della Classica, attraverso gli spartiti del “Quartetto de l’ensemble strumentale di Roma”.
Primo violino affidato a Paolo Marchi. Al secondo Nicola Narduzzi. La viola nelle mani di Daniele Marcelli. Chiude, e non per ordine di importanza, Silvia Panetti al violoncello.
“Un’iniziativa di qualità – dicono in coppia le due associazioni – Un momento di aggregazione e di riscoperta. Dedicato a quanti già conoscono lo stupendo Palazzo. Ma anche agli avventori che ancora non hanno avuto il piacere di scoprirlo”. Se infatti Bomarzo è noto ai più per il Sacro bosco, il progetto turistico che gli si sta delineando attorno è legato al filo diretto tra il bosco stesso e la residenza Orsini. Come avrebbe voluto Vicino. Una delle menti più brillanti mai passate da Bomarzo.