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“Sanità e Talete, Zingaretti immobile”

Il capogruppo Ncd Sabatini critico sulle mancate scelte della Regione Lazio

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio

Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio

“Per 3 mesi niente nomine? Sarà dura, ma dovrà farsene una ragione”. Daniele Sabatini, capogruppo Ncd alla Regione Lazio, pizzica il governatore Zingaretti, sospeso per tre mesi dall’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) dal potere di effettuare nomine come presidente della Regione. La sanzione è stata comminata per una decisione presa a proposito al vertice di una Ipab di Gaeta (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza) per la quale era stato designato il proprietario di altre due strutture simili, ma ovviamente private. “La sospensione dal potere di fare nomine comminata a Zingaretti è l’ennesima figuraccia di una Giunta inadeguata. Si tratta di una sanzione pesante, è grave che non siano stati fatti tutti i controlli previsti dalla legge, ma non c’è da stupirsi: tante volte di fronte alla foga di assegnare poltrone, l’opposizione ha denunciato prassi dubbie, ma come al solito Zingaretti ha fatto spallucce. Ora il paladino, a parole, della trasparenza e della legalità faccia ammenda e accetti il castigo dell’Anac”.

Sistemata la faccenda dal punto di vista politico (ed etico), resta da affrontare una questione che tocca da vicino la Tuscia, precisamente la Asl. Retta tuttora dal commissario Luigi Macchitella e destinata, secondo rumors che si rincorrono da mesi, ad avere finalmente un direttore generale. E allora che succede? “Sinceramente non lo so – argomenta Sabatini -.  Innanzitutto c’è una questione formale che va chiarita: Zingaretti come presidente per tre mesi non può fare nomine, ma può farle come commissario straordinario della sanità? Stiamo verificando la questione dal punto di vista legale. Ma non mi sembra un grande problema”. In che senso, consigliere? “Nel senso che mi pare che sulla questione delle nomine alle Asl, la maggioranza di centrosinistra sia abbastanza incartata. In commissione Sanità, presieduta da Rodolfo Lena, le cose si sono arenate dagli inizi di settembre e non mi pare che tiri aria di accelerare i tempi”. Traduzione: c’è bagarre sulle nomine. “Può essere e ho l’impressione che i tre mesi trascorreranno invano senza che si arrivi a decisioni di qualunque genere”.

Daniele Sabatini, capogruppo in Regione di Ncd

Daniele Sabatini, capogruppo in Regione di Ncd

C’è un altro tema sul quale la Regione dovrebbe, anzi deve esprimersi: la situazione di Talete. Che ne pensa il capogruppo Sabatini? “Anche qui una premessa doverosa: Zingaretti aveva invocato la due diligence come la soluzione del problema. E’ evidente, e i fatti lo dimostrano, che le cose non stanno così: l’analisi dei conti serviva per capire com’era la reale situazione, ma non poteva rappresentare la panacea di tutti i mali. E infatti con la situazione tra le mani, che succede?”. Si è fatto una domanda e allora si dia anche una risposta. “La risposta è molto semplice: poco, se non nulla. In Consiglio regionale è cominciato la scorsa settimana l’esame della legge sull’acqua. La maggioranza si è limitata a recepire le osservazioni fatte dal governo: nulla di più. Ma in aula e in diverse altre circostanze ho ripetuto che si sta perdendo una grande occasione. E’ vero che il confine delle competenze tra Stato e Regione è piuttosto labile, ma è altrettanto vero che ci sono questioni sulle quali la Regione è sovrana e su queste può e deve legiferare”. A che cosa si sta riferendo? “Per esempio, all’individuazione e alla definizione dei bacini idrografici. Abbiamo presentato una serie di emendamenti, due sono stati accettati; gli altri respinti. Mi pare che il centrosinistra si stia arroccando in difesa dello status quo senza prendersi responsabilità. Noi crediamo che si debba andare verso l’Ato unico regionale: Zingaretti si era pronunciato a favore di questa ipotesi, ma nei fatti non ci sono i provvedimenti conseguenti”.

Si potrebbe andare anche in questo caso verso il commissariamento? “Mi auguro vivamente di no. Sarebbe un’altra sconfitta per la Regione Lazio”. E Talete? “La società viterbese è uno dei problemi della gestione idrica regionale. Ecco perché la Giunta Zingaretti deve metterci le mani, ma se continua così si perderà solamente altro tempo. E i problemi resteranno irrisolti”.

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