19042024Headline:

Volontariato, pronti sede unica e dossier

Ufficializzata la nuova casa nell'ex tribunale. Il 21 i documenti per Bruxelles

La delegazione del Comune durante l'annuncio

La delegazione del Comune durante l’annuncio

L’ha promesso in assemblea, davanti ai diretti interessati. E, da buon italiano con fare inglese (almeno nei modi), ora ci si aspetta che mantenga quanto detto.
“Il volontariato avrà la sua casa”, così ha dichiarato il sindaco Leonardo Michelini durante l’incontro delle commissioni tematiche alle Casa delle arti. Strappando un enorme sorriso a Marco Ciorba. Che oltre ad essere presidente del Consiglio comunale, va ricordato, è anche colui il quale si è sbattuto più degli altri al fine di radunare le associazioni del capoluogo.
Prima del suo arrivo ne cooperavano una trentina, quaranta al massimo. In seguito alla creazione della consulta, invece, se ne possono contare più di cento. Quelle che poi collaborano in occasione del Festival, delle cene speciali, e di tutte le altre iniziative. “Ora avranno una sede fisica – conferma Ciorba – di dentro all’ex tribunale, piazza Fontana grande. Sede naturale, poiché da sempre lì facciamo cose. E sede opportuna, in quanto ubicata al centro della città”.
E da cosa nasce questa esigenza di raggruppamento? “Non è tanto un’esigenza – prosegue – quanto una doverosa mossa. Ci stanno realtà che sono aperte 7 su 7, h24. Quelle rimarranno dove sono. Le altre però, e stiamo parlando di quasi l’80 per cento, pagano affitti e spese vive incredibili, magari per tener su le saracinesche due-tre giorni la settimana. Così si ottimizza. E così si agevola la condivisione di spazi e di idee. Per non parlare poi dei bilanci. Tagliando sulle infrastrutture si avranno maggiori soldi da destinare alle attività”.

Commissioni tematiche riunite alla Casa delle arti

Commissioni tematiche riunite alla Casa delle arti

E questa è la rivoluzione del terzo settore. Un esercito silenzioso (nelle pretese, nei modi invece il fare caciarone non si discute) che oltre al prossimo trasferimento (in coabitazione con gli uffici comunali), si appresta all’ennesima scommessa. “Il 21 consegnamo la candidatura a capitale europea del volontariato – aggiunge sempre lui – un documento unico nel suo genere. Sappiamo infatti di competere con realtà enormi, come diversi altri colossi del vecchio continente. Il solo fatto però che da Bruxelles ci chiedono di fare rete, e che noi abbiamo presentato un modello che nasce dal basso, redatto dalle associazioni e sottoscritto in seguito dalla politica, ci fa ben sperare”.
Il dossier insomma è completo. Sui contenuti Ciorba chiosa (magari anche per scaramanzia), pur rimarcando che “si è documentato quanto di buono fatto e quanto ci piacerebbe fare in seguito”.
E qualora si vincesse? “Visibilità incredibile – chiude – possibilità di partecipare a protocolli europei. Ed inoltre, soddisfazione pura. Non sono io a dirlo, ma i fatti. Nessun altro settore unisce tanto e così trasversalmente Viterbo”.

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