Da Alessia De Rubeis, coordinatrice del circolo “Città di Viterbo” dell’Unione della Tuscia, riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo stati contattati urgentemente da una concittadina che ci messo a conoscenza di una situazione che, senza mezzi termini, definiamo assurda.
Lunedì scorso arriva alla giovane mamma (di due educatissimi bimbi) e al marito una raccomandata dai servizi sociali. Entrambi sono disoccupati e tirano avanti grazie e soprattutto all’aiuto dei rispettivi genitori. Nella letta, freddamente e (sottolineiamo) senza alcun motivo, si comunica che dopo sei lunghi anni di regolare e protocollata graduatoria, i punti della coppia sono passati da 28 a 16, decurtati a causa dello scorrere del tempo, perché dal 2010 ad oggi il matrimonio dei due coniugi, ha accumulato anni. E ci sorge il dubbio, verosimilmente fondato, che di questi procedimenti ne siano stati inviati a decine, dando per scontato che chi chiede una casa popolare non sappia leggere né interpretare l’italiano.
Oltre ad essere un fatto di gravità assoluta, che lede i diritti e la dignità dei nostri concittadini viterbesi, l’Unione della Tuscia ha il timore che questa arbitrarietà decisionale sia più diffusa di quanto sembri. Invitiamo pertanto tutti coloro che avessero ricevuto comunicazioni similari dai servizi sociali, a verificare anche tramite il proprio legale, la possibilità di procedere con ricorsi ed eventuali azioni legali qualora ne dovessero sussistere le condizioni”.