Dario Bacocco, commissario provinciale di Forza Italia, che pensa della lettera che le ha scritto il coordinatore regionale Claudio Fazzone?
“C’è un’imprecisione”.
In che senso?
“Io non sono il commissario, ma il coordinatore”.
In verità si è sempre saputo così…
“Nella lettera di nomina, Fazzone parla di coordinatore e non di commissario”.
Eppure nella missiva di qualche giorno fa, Fazzone la indica come commissario.
“Non lo so perché”.
Fazzone allora scrive bugie…
“Non ho detto questo. Si sarà sbagliato…”.
Ne prendiamo atto, ma veniamo al punto.
“Anche io prendo atto di quella lettera. Ma posso precisare?”.
Siamo qui per questo.
“Io non ho nominato alcun coordinamento provinciale. Conosco lo statuto e so che non mi compete”.
E allora che ha fatto?
“Ho indicato una squadra di lavoro che mi dovrà affiancare nelle tante incombenze che ci aspettano”.
Tutto qui?
“Non mi sembra poco”.
D’accordo, ma resta il fatto che non ci sono state mai richieste di rettifica quando diversi organi di stampa hanno scritto di “coordinamento”.
“Io non ho mai parlato di coordinamento nelle mie comunicazioni ufficiali”.
Comunque, Fazzone la invita a soprassedere.
“Non mi pare che ci sia scritto questo”.
E che cosa allora?
“C’è scritto che quelle nomine andavano concordate”.
E allora?
“Domani (oggi per chi legge, ndr), mi incontrerò con lui e chiariremo ogni cosa. A proposito, mi chiedo come mai una corrispondenza privata possa essere diventata pubblica”.
Veramente, è una comunicazione che riguarda migliaia di elettori, iscritti e simpatizzanti…
“Io non l’ho divulgata: chiederò a Fazzone se lo ha fatto lui”.
Su quella lettera (privata), c’è scritto anche testualmente che quelle nomine “non sono rappresentative della pluralità delle adesioni a Forza Italia per Viterbo”.
“Io ho interpellato tutti, prima di scegliere chi mi affiancherà: Marini, Viola, Sberna, Ubertini”.
Significa che ha ricevuto molti no?
“Esattamente”.
Ma perché non si sono fatti i congressi di Forza Italia, come da più parti è stato ripetutamente richiesto?
“Qui va fatta chiarezza. I congressi si faranno con il nuovo tesseramento. Quello precedente ha esaurito la sua valenza il 31 gennaio”.
Sì, ma i congressi?
“Allora, innanzitutto su indicazione del coordinamento regionale, si potevano fare solo quelli cittadini e non quello provinciale”.
Poi?
“Erano stati esclusi, sempre su indicazione del regionale, i 21 comuni in cui si vota fra qualche mese, in altri 23 non si è raggiunto il numero minimo di adesioni, cioè 10”.
E gli altri, compreso Viterbo?
“Ci è stato detto che era meglio evitare di incancrenire situazioni di divisione”.
E il capoluogo della Tuscia è fra queste…
“Lo dicono i fatti”.
Ma come si esce dall’eterno dualismo Marini – Battistoni?
“Lavorando tutti insieme per un obiettivo comune, evitando personalismi e agendo solo per il bene del partito”.
Quindi?
“Bisogna interrogarsi sul perché Forza Italia che era al 30%, adesso probabilmente è sotto il 10. Perché non abbiamo più sindaci nella Tuscia, fatta eccezione per Sandrino Aquilani a Vetralla, e sul perché abbiamo perso il comune di Viterbo. Questi sono i problemi veri e per risolvere queste problematiche serve l’aiuto e la collaborazione di tutti”.
La conclusione?
“Nell’incontro con Fazzone si chiarirà tutto”.
Ps. Ma nello statuto di Forza Italia non c’è scritto che i coordinatori sono eletti e non nominati? E poi perché della “squadra di lavoro” sono membri di diritto il capogruppo in Comune (Claudio Ubertini) e in Provincia (Sandrino Aquilani) e il responsabile di Forza Italia Giovani (Antonella Sberna), cioè esattamente i membri di diritto del coordinamento provinciale?