25042024Headline:

“Daje Stella”: un anno da incorniciare

Ricci e Meroi: "Non rinunceremo ad un titolo conquistato e difeso sul campo"

La festa dopo la conquista della salvezza

La festa dopo la conquista della salvezza

Che cosa resta della stagione appena andata in archivio? Si parla di basket, precisamente di Terra di Tuscia, denominazione d’annata per quella che è per tutti semplicemente Stella Azzurra, il nome che rimane nel cuore. Lo testimonia quello striscione ormai un po’ consunto appeso al PalaMalè: “Daje Stella”, che è molto più di un incitamento. Un simbolo, un marchio di fabbrica, un imprimatur che resta impresso sulla pelle. Giorgio Ricci (presidente) e Marcello Meroi (vice) analizzano il campionato che si è concluso domenica scorsa: oddio, si sarebbe dovuta essere anche l’ultima gara interna contro Napoli, ma l’esclusione del club partenopeo ha cancellato l’impegno conclusivo.

“Siamo rimasti in serie B – attacca Ricci – e quindi il nostro principale obiettivo è stato raggiunto senza nemmeno bisogno di passare attraverso la strettoia dei play out. Io lo considero un traguardo importantissimo, conquistato con pieno merito. E’ vero, la cancellazione di Napoli ci ha favorito ma nello sport, come nella vita del resto, ci sono regole che vanno rispettate: chi non lo fa, va sanzionato”. “La stagione – interviene Meroi – va sicuramente annoverata tra le migliori in assoluto: squadra totalmente rifatta, molti giovani alla prima vera esperienza in serie B, livello qualitativo più elevato rispetto al passato. Insomma, essere ancora qui ci riempie di orgoglio e ci gratifica dei tanti sacrifici che tutti insieme abbiamo fatto: giocatori, staff tecnico, dirigenti”.

Il gruppone sul parquet dopo il successo su Palermo

Il gruppone sul parquet dopo il successo su Palermo

C’è qualche rimpianto per quello che si era sognato nella fase ascendente condita da una serie di vittorie che potevano spalancare orizzonti ben più vasti? “Sì, anche noi – sempre Ricci – ad un certo punto ci siamo illusi che davvero si poteva lottare per un posto nei play off. Poi, in realtà, i valori veri sono venuti a galla e noi abbiamo accusato un certo calo. Abbastanza comprensibile perché sarebbe stato davvero complicato continuare sui ritmi indiavolati del girone di andata. Il mio sogno era e rimane quello di chiudere a trenta punti, come avevo detto il primo giorno della preparazione, ma più realisticamente devo confessare che quello era un obiettivo non alla nostra portata. Forse ci manca una vittoria, magari anche due, ma ai fini pratici non sarebbe cambiato nulla. Siamo contentissimi così”. “Con un pizzico di esperienza e di fortuna – aggiunge Meroi – potevamo chiudere anche a 26, quindi con 3 successi in più. Va anche detto che nella prima parte abbiamo potuto affrontare in casa le squadre del nostro livello e questo ci ha favorito: nel ritorno, invece, questi match li abbiamo giocati fuori. Magari a parti invertite, avremmo fatto qualcosa di più e di meglio. Ma ormai è andata: concordo con Giorgio su un esito complessivo che ci soddisfa completamente”.

Doccia finale per coach Umberto Fanciullo

Doccia finale per coach Umberto Fanciullo

Avete mai pensato, quando le cose andavano al meglio, di intervenire per rafforzare ulteriormente la squadra? “Ci siamo posti il problema – risponde il presidente – e devo anche dire che c’è stata la concreta possibilità di far arrivare giocatori davvero importanti. Ma la conclusione del ragionamento è stata che non saremmo stati in grado di sopportare ulteriori sacrifici”. E Marcello Meroi che ne pensa? “Con Giorgio i contatti sono costanti e ci muoviamo sulla medesima lunghezza d’onda. Non ce la siamo sentita di fare un passo più lungo rispetto alle nostre possibilità: siamo abituati a metterci la faccia e non mantenere fede gli impegni presi non fa parte del nostro modo di essere. I ragazzi sono stati encomiabili: coloro che hanno giocato tutto il campionato, i due (Valerio Marsili e Fallou Ndiaye) che sono andati via e i due (Andrea Vignali e Alberto Fiorentino) che sono arrivati in corso d’opera. Ognuno ha portato il suo mattone all’edificio della salvezza. E su tutti voglio ricordare lo straordinario lavoro di Umberto Fanciullo e dei suoi collaboratori Valerio Balestrino e Ugo Cardoni”.

Fabio Marcante, grande protagonista della stagione, portato in trionfo dai compagni

Fabio Marcante, grande protagonista della stagione, portato in trionfo dai compagni

E’ tempo di cominciare a guardare al futuro…. “Ci siamo presi qualche giorno di riflessione – continua il vice presidente – per capire bene che cosa fare e come ripartire. Di una cosa sono certo già oggi: la serie B l’abbiamo conquistata e difesa sul campo e nessuno merita che questo patrimonio possa essere messo in discussione anche per un attimo”. “La pausa di riflessione – aggiunge Giorgio Ricci – non significa che non si stia già pensando alla prossima stagione, ma bisogna essere chiari e sinceri: il campionato di serie B di pallacanestro è oneroso, molto più di quanto si possa pensare. Certamente saremo ai nastri di partenza, ma sulla composizione del roster e quindi sulle potenzialità della futura squadra occorre fare discorsi seri”. Quali, presidente? “E’ evidente che auspichiamo che tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo periodo confermino il loro impegno, magari affiancato da altri che vorranno esserci vicini in futuro. Come pure, è necessario che si ampli la sfera dirigenziale. Oggi, ad occuparci della prima squadra siamo di fatto io e Marcello; Mirella Toni fa uno straordinario lavoro con il mini basket e Marcello Gasbarri, nei limiti dei suoi impegni lavorativi, si occupa del settore giovanile. Ecco, sarebbe opportuno che le responsabilità siano maggiormente diversificate”.

Marcello Meroi abbraccia Marco Bamba Giancarli

Marcello Meroi abbraccia Marco Bamba Giancarli

L’aspetto più bello di questa stagione? Ricci: “Aver formato un gruppo eccezionale. Tutte sono squadre, ma pochi sono davvero un gruppo affiatato e compatto. E questa è la dimostrazione concreta che servono sì buoni giocatori, ma servono soprattutto uomini che sappiano comportarsi bene anche fuori dal campo”. Meroi: “Preferisco ricordare due vittorie: l’ultima contro Palermo che ci ha dato la certezza di restare in B e quella di Empoli che dedicammo a Giuseppe Giancarli, che ha seguito tutte le partite (scattando anche splendide foto) e che quella volta non c’era”.

E allora da dove si riparte? “Dalla società che si è conquistata una generale stima in tutto l’ambiente – risponde Giorgio Ricci – dal nostro coach Umberto Fanciullo e dal gruppo, che speriamo di poter confermare in larghissima misura”. “Sottoscrivo – conclude Marcello Meroi – e aggiungo che saremmo tutti molto contenti se Marcante continuasse a giocare un altro anno ancora. Certo, ci sarà tempo per parlarne, ma Fabio è il simbolo di questa squadra: senza di lui, non avremmo raggiunto la salvezza. E se proprio insisterà nel suo proposito di lasciare il parquet, spero che possa restare con noi con un altro ruolo”.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da