20042024Headline:

Nel week end ci si vede da Mottura

Sabato e domenica "Open day" nella plurimedagliata cantina vinicola di Civitella

Sergio Mottura

Sergio Mottura

Oh, gente: preparate il bicchiere (e il fegato) che a fine mese aprono le cantine. Nel senso, sabato e domenica, un po’ in tutta Italia, gli enoturisti (ossia quelli che pur di bere fanno diversi chilometri e fanno anche finta che gli interessi il paesetto lì vicino) sono chiamati al grande giorno. “Cantine aperte”, si chiama la manifestazione. E pure nel viterbese qualcuno aprirà.
La prima struttura locale a comunicare il lieto evento (sicuro che poi ne seguiranno altre) è la Cantina Sergio Mottura, pronta al suo personalissimo “Open day”, a Civitella d’Agliano.
Per tutti gli appassionati del settore, siano essi intenditori o semplici curiosi, sarà possibile prenotare le visite guidate ai vigneti ed alla cantina. Il tutto accompagnato da degustazioni con sommelier professionisti.
“Inoltre, per coloro che vorranno approfittare dell’intero weekend per partecipare alle cene di degustazione e avere modo di visitare le bellezze del territorio – dicono gli stessi Mottura – l’azienda mette a disposizione anche ‘La tana dell’Istrice’, il Wine hotel all’interno della nostra residenza cinquecentesca”.

La locandina dell'evento

La locandina dell’evento

La Mottura è senza ombra di dubbio una delle realtà più apprezzate del nostro territorio (e guai a chiamarla con lo spocchioso “eccellenza”). È nota per la sua produzione realizzata esclusivamente con metodi biologici ed ecosostenibili, oltre che per aver contribuito al rilancio su scala mondiale del “Grechetto” (dio lo benedica). Vitigno autoctono affinato in barrique, che prende il nome di “Latour a Civitella”. Una bomba assoluta da undici premi (recenti) tra nazionali ed internazionali.
L’azienda è guidata ancora oggi dal fondatore Sergio Mottura, “Viticoltore dell’anno 2013” secondo il Gambero Rosso. Mentre, a conferma dell’impegno per la qualità e l’attenzione al biologico, la stessa ditta è stata premiata come “Azienda dell’anno” già nell’edizione 2006 della “Guida ai vini biologici d’Italia”. Ed ha ottenuto l’ambita “Chiocciola” della guida “Slowine 2015” da Slow food.
Cos’altro aggiungere? Buona visita. E occhio all’istrice…

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