02122024Headline:

Lago di Bolsena, niente allarmismi

Andrea De Simone (direttore Confartigianato): "I controlli spettano ad Asl e Arpa"

Uno scorcio del lago di Bolsena

Uno scorcio del lago di Bolsena

Goletta dei laghi di Legambiente ha chiuso la campagna di monitoraggio nazionale: dallo studio emergono dati poco entusiasmanti che vogliono nel lago di Bolsena 6 campioni su 7 fortemente inquinati. Persisterebbe dunque l’annoso problema relativo agli effetti della mancata depurazione e l’associazione ha invitato enti ed associazioni ad un impegno congiunto per risolvere le criticità che deturpano i bacini lacustri italiani.

L’annuale indagine portata avanti da Legambiente riveste un’importanza strategica per la tutela della salute ambientale. Riteniamo però doveroso analizzare i dati forniti con la giusta lucidità, fermo rimanendo l’interesse di tutti circa la presenza di agenti inquinanti nelle acque dei nostri laghi. Il campionamento effettuato a metà luglio rischia di avere degli effetti tipici dell’allarmismo di massa. È bene ricordare che i controlli ufficiali, di conseguenza le indicazioni circa la balneabilità delle acque, spettano agli organi istituzionali di competenza, Arpa e ASL, che non hanno evidenziato alcunché in merito all’inquinamento dei laghi del viterbese.

Sì al monitoraggio dunque, ma senza generare allarmismi che anziché migliorare le sorti delle acque dei nostri territori rischiano solo di penalizzare duramente le imprese turistiche ricettive attive nei vari paesi adiacenti al lago di Bolsena, così come agli altri laghi nostrani indagati.

L’obiettivo della campagna nazionale, così come evidenziato dal presidente Muroni, è quello di mettere al centro dell’attenzione locale e nazionale. Obiettivo nobile e condivisibile, a patto però che, nella cieca corsa al raggiungimento di un risultativo lodevole su un fronte di vitale importanza, non si finisca con l’arrecare un danno grave su un altro fronte altrettanto fondamentale per il benessere del nostro Paese.

Le imprese turistiche attive sui territori lacustri non devono risentire di una campagna finalizzata al benessere dell’ambiente e di chi lo abita. A ridosso dell’inizio del mese di punta per l’attività imprenditoriale turistica, e alla luce di una revisione metereologica affatto favorevole, l’invito è a mantenere un atteggiamento sano e lucido, affidandosi sempre ai dati forniti dai rilevamenti condotti dagli Enti preposti.

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