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Santoro vs Santoro: Tre Croci-Barbarano è derby in famiglia

Zio e nipote si ritrovano uno contro l'altro

2017 santorosIl calcio, come la vita, riserva spesso sorprese o incroci inattesi. E domenica sul campo del Tre Croci, in seconda categoria, andrà in scena proprio una di quelle situazioni che sembrano avvicinare il mondo del pallone alla sceneggiatura di un romanzo.

Nella gara d’esordio del gruppo B del campionato di seconda categoria, il calciatore del Barbarano Romano, Alessio Santoro, affronterà il Tre Croci, la squadra allenata da suo zio, Luigi Santoro.

”Con lo zio abbiamo un rapporto bellissimo – dice Alessio – siamo quasi come padre e figlio. Durante l’estate sono stato sul punto di trasferirmi al Tre Croci e iniziare la stagione con lui, ma io sono di Barbarano e, anche se mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare insieme, indossare la maglia della mia squadra è un motivo di grande orgoglio”.

La sfida di domenica è quindi un derby personale per la famiglia Santoro. Derby che va avanti anche a livello di tifo, visto che Alessio è milanista mentre Luigi è interista. ”Purtroppo siamo rivali anche nel tifo – spiega ancora il terzino del Barbarano – ma come spesso accade in questi casi, si tratta di rivalità che iniziano e finiscono sul campo, visto che poi abbiamo un bellissimo rapporto. Certo, il caso e il calendario ci hanno messi uno di fronte all’altro già alla prima di campionato e per quei 90 minuti saremo avversari”.

La gara è comunque molto sentita da entrambe le parti: due anni fa, una vittoria del Tre Croci sancì la retrocessione del Barbarano e i calciatori in campo domenica – che tra l’altro si conoscono molto bene – non hanno dimenticato l’episodio. ”Due anni fa alla penultima di campionato una sconfitta contro il Tre Croci ci costò la retrocessione – racconta Alessio Santoro – quest’anno però siamo una squadra ambiziosa che ha un progetto serio alle spalle: diciamo che vogliamo partire subito bene insomma. Se dovessi segnare domenica? Essendo un difensore non capita molto spesso, ma diciamo che anche se di fronte c’è lo zio non credo che avrei problemi ad esultare”.

La squadra allenata da ”Gigi Botto”, com’è soprannominato Luigi Santoro, è però una buona compagine. I tanti giovani che la compongono non hanno un vero e proprio obiettivo, ma di certo non vorranno sfigurare. ” Lo zio è davvero un ottimo mister – conclude il difensore del Barbarano – io gli auguro, con tutto il cuore,  buona fortuna e spero che riuscirà a prendersi tante soddisfazioni, ma cominciando dalla prossima domenica”.

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