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Accordo triennale Poste-Intesa Sanpaolo: si potranno richiedere mutui allo sportello e ricaricare la PostePay in banca

Ampliare la gamma di prodotti e servizi da offrire ai clienti mettendo insieme le potenzialità e i punti di forza di entrambi i protagonisti è l’obiettivo primario che sta alla base del recente accordo quadro triennale siglato tra Poste e Intesa Sanpaolo. Si tratta, infatti, di una partnership grazie alla quale sarà possibile distribuire più facilmente i prodotti di entrambe le aziende, con il fine ultimo di raggiungere non solo più persone, ma anche, e soprattutto, di offrire agli utenti una multicanalità più smart ed efficace, in un’ottica di collaborazione integrata.
L’obiettivo non sembra difficile da raggiungere, sinceramente, visto che stiamo parlando del primo gruppo bancario in Italia, nonché uno dei più importanti in Europa, e del “gigante giallo” nazionale amato/odiato da tutti i cittadini, due entità finanziarie che da sole fatturano 48 miliardi di Euro ogni anno.

Sono diversi gli ambiti di collaborazione che sono stati organizzati, a partire da quello relativo alla distribuzione di mutui e prestiti personali di Intesa Sanpaolo, tra i più richiesti di quelli disponibili sul mercato (valuta opinioni e dettagli su http://www.calcoloprestito.org), utilizzando i più di 13mila uffici postali ubicati su tutto il territorio nazionale. Praticamente si potrà richiedere il finanziamento rivolgendosi direttamente alle Poste, senza dover passare per la filiale. Sempre allo sportello postale di riferimento si potranno trovare anche i prodotti e i servizi di investimento di Eurizon Capital, il comparto di Intesa Sanpaolo che si occupa dei risparmi dei clienti..
Sarà, inoltre, possibile ordinare i pagamenti postali, come i bollettini, e di effettuare ricariche PostePay attraverso i canali fisici e virtuali di Intesa Sanpaolo e Banca 5, l’ennesima emanazione del Gruppo torinese che permette ai tabaccai di diventare una sorta di “filiale” e fornire servizi simil-bancari.

Questo accordo è solo uno dei primi step di Deliver 2022, il piano strategico più ampio voluto e messo in atto da Poste Italiane, con il fine di massimizzare il valore e gli utili di quella che indubbiamente dobbiamo considerare la più grande rete di distribuzione nazionale; bisogna considerare che ogni giorno circa 1,5 milioni di persone usufruiscono dei servizi postali fisici e 1,3 milioni di quelli telematici, per un pacchetto completo di clienti di 34 milioni, tanto per dare una dimensione delle forze in campo.
Nello scenario delineato, che promette di essere molto proficuo per le due società protagoniste, qualcuno ha, però, sofferto: Anima Holding, la società di risparmio gestito che da oltre 15 anni collabora attivamente con Poste Italiane, ha perso il 4,5% il giorno della firma dell’accordo con il Gruppo bancario torinese, arrivando a toccare i 5,55 Euro, anche se nei giorni seguenti il titolo ha ripreso quota e recuperato l’apparente débâcle, tornando alle valutazioni dei giorni precedenti.

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