29032024Headline:

”Il processo a carico di Mileti ha avuto come imputato Attilio Manca”

E' quanto si legge nella relazione di minoranza della Commissione Antimafia

‘Il processo che formalmente si è celebrato a carico di Monica Mileti, di fatto ha avuto come imputato Attilio Manca”. E’ quanto si legge nella relazione di minoranza della Commissione antimafia, firmata degli onorevoli Sarti, Gaetti, D’Uva, Dadone e Giarrusso sul caso della morte delll’urologo originario di Barcellona Pozzo di Gotto, trovato cadavere nel suo appartamento in via Santa Maria della Grotticella, a Viterbo, il 12 febbraio 2004.

Sotto la lente c’è tutto lo svolgimento del processo che ha portato alla condanna di Monica Mileti a 5 anni e 4 mesi di carcere. Secondo la sentenza del tribunale di Viterbo è stata la donna ad aver ceduto al medico siciliano l’ultima dose di eroina che gli è stata fatale.

”La procura di Viterbo – si legge nelle venti pagine della relazione di minoranza –, dopo aver fatto trascorrere ben dieci anni, ha promosso un processo a carico di Monica Mileti, imputandole la cessione delle dosi di eroina che avrebbero causato la morte di Attilio Manca e anche la morte come conseguenza di altro delitto. Ma proprio a causa del tempo fatto decorrere dalla procura di Viterbo, in udienza preliminare il Gup di Viterbo dovette dichiarare la prescrizione per la seconda delle imputazioni”.

”Per la cessione di droga si è, invece, svolto un dibattimento che ha avuto un andamento – sottolineano i relatori – davvero imbarazzante. Si è iniziato con l’esclusione dei familiari di Attilio Manca, che si erano costituiti parte civile, su richiesta del Pm Petroselli, il quale ha sostenuto, confortato dalla decisione del giudice, che essi non avevano subito danni dalla cessione di droga della Mileti al figlio (contrastando quanto lo stesso pubblico ministero aveva contestato alla Mileti in udienza preliminare con la morte di Attilio Manca come conseguenza della cessione di droga)”.

”Si è proseguito con la mancata citazione – aggiungono –, da parte della difesa dell’imputata, dei numerosi testimoni a discarico di cui poteva disporre: i colleghi di Attilio Manca che escludevano che l’urologo barcellonese assumesse droga; i collaboratori di giustizia che avevano dichiarato all’autorità giudiziaria che la morte per droga di Attilio Manca fosse la dissimulazione di un omicidio. La difesa dell’imputata ha perfino omesso di rivolgere alcuna domanda alla mamma di Attilio Manca, allorché costei fu citata dal tribunale a deporre, con una testimonianza durata pochi minuti, dopo che l’anziana donna era stata costretta a sobbarcarsi un viaggio di mille chilometri”.

”In sostanza – concludono – il processo che formalmente si è celebrato a carico di Monica Mileti, di fatto ha avuto come imputato Attilio Manca. Con una peculiarità patologica: mentre la Mileti ha scelto di non difendersi, Attilio Manca era impossibilitato a difendersi, tanto più dopo che dal processo erano stati cacciati i suoi familiari che si erano costituiti parte civile”.

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