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”Geotermia, il ricorso? Una speculazione dei sindaci”

Righini contrattacca e bacchetta i sindaci della Tuscia: ''Perché non hanno impugnato la decisione del Tar del 2018?''

BOLSENA – ”Parlo per non farvi prendere in giro dai sindaci o da qualche istituzione regionale. Se vi ricordate l’anno scorso c’è stata una sentenza del Tar dell’Umbria su tutta la vicenda dell’impianto di Castel Giorgio e la sentenza ha dato ragione a noi e ha dato torto a chi si opponeva al progetto. La sentenza era di primo grado. Attenzione, notate la sottigliezza: se erano contrari, Regione e Comuni avrebbero fatto appello al Consiglio di Stato. Andate a chiedere se hanno fatto appello. Perché non lo hanno fatto? Perché il sindaco Dottarelli di Bolsena non lo ha fatto?”.

A parlare è Diego Righini, manager della Itw Lkw Italia, la società finita in questi giorni al centro della bufera dopo che il Consiglio dei Ministri ha autorizzato la costruzione della centrale geotermica di Castel Giorgio. Il fronte del no formato dai sindaci, associazioni ambientaliste e Regione Umbria ha già alzato le barricate e annunciato un ricorso al Tar contro il provvedimento di Palazzo Chigi. In un video pubblicato su Facebook, Righini difende a spada tratta il progetto dell’impianto – ”il primo al mondo a emissioni zero” – e passa al contrattacco:

”Io vi giuro, ho parlato singolarmente con ognuno di loro (i sindaci, ndr) e nessuno è contrario. Sapete chi lo è? Chi vuole fare la stessa cosa ma non la fa bene come noi. Che poi parla con i sindaci e li rende contrari e poi trova un cretino sul territorio che si inventa la bugia dei terremoti e dell’inquinamento delle acque del lago di Bolsena. Quando si inventa questo, il sindaco (di Castel Giorgio, ndr) per senso di responsabilità si trova a essere contrario. Ma è stato lui stesso a dire a quello di dire la bugia, è un po’ come il gatto e la volpe, c’è una bella cabina di regia dietro. Resistiamo a tutto tranne che alla tentazioni e alla tentazione della grande multinazionale non resiste nessuno”, è l’accusa del manager Itw Lkw.

Righini sostiene di aver incontrato giovedì mattina il sindaco di Castel Giorgio. ”Garbini ha ammesso che lui è andato in giro con un mandato dell’Enel a raccontare agli altri sindaci che bisognava essere contrari al progetto perché non funzionava ed era fatto male. Quando i consiglieri comunali gli hanno chiesto il perché, lui ha risposto: Me lo ha detto l’Enel. Oggi lo ha confermato e c’erano  altre quindici persone, lo abbiamo sentito un po’ tutti”. Il manager ce l’ha anche con i primi cittadini del Viterbese: ”Per quanto riguarda il contratto di sviluppo del Lago di Bolsena, firmato 10 giorni fa dai sindaci dell’alta Tuscia, alla domanda sulla geotermia in odg i partecipanti non hanno trovato impedimenti. Oggi mi dicono che sono arrabbiati, Dottarelli vuole occupare la Cassia… Lo vado a trovare lunedì e mi auspico che sia una persona educata e abbia senso di responsabilità per parlare di queste cose”.

Righini è sicuro: ”Il Tar dell’Umbria ha già sentenziato sulla materia nel giugno del 2018 e tutte le amministrazioni del territorio non hanno fatto ricorso. Se lo faranno – conclude – il Tar risponderà in merito alla sentenza come si è già espresso e, anzi, rischiano che non sia accoglibile. Loro lo sanno e speculano su questo”.

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