20042024Headline:

L’Europa propone produrre carne artificiale, perchè no i carburanti ?

Ogni tentativo va fatto per ridurre inquinamento, senza stravolgimento, però

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,18.2.23 –

Mentre a Bruxelles i “soloni” della Comunità Europea ci stanno propinando cibo artificiale quale in primis la carne perchè a loro detto gli allevamenti bovini inquinano per le deiezioni di mucche e vitelli, nonchè con buona pace degli animalisti, decidono di uccidere insetti, tra i quali i grilli, per ricavarne farina, nulla, invece si sa per lo sviluppo di carburanti sintetici non inquinanti.

Allora, se per la UE eliminare dalle tavole la buona carne bovina e farci dire addio alla bistecca fiorentina e sostituire farina di cereali con impasto di insetti è cosa buona e giusta, non altrettanto studiare a fondo le possibilità di un carburante sintetico privo degli elementi nocivi alla salute.

I sacerdoti dell’ambientalismo che albergano nel Parlamento europeo, semprechè siano sinceri e non dettati da prezzolate istanze, ci dicono che lo sviluppo degli allevamenti crea inquinamento come in ogni caso un carburante bruciato crea CO2, cioè il nemico da abbattere, mentre altri elementi inquinanti l’aria, diciamo, le polveri sottili non sono frutto di combustione, ma di sfrido dei pneumatici sulle strade e residui di materiali di attrito dei freni.

Pertanto, prima di obbligare per tutti a circolare con un veicolo a sola motricità elettrica tra poco più di dieci anni senza nel frattempo avere certezze di approvvigionamento diffuso di stazioni di ricarica e potenziamento delle reti elettriche e di fonte di produzione elettricità e far chiudere stalle e far cessare nelle notti estive il frinire dei grilli prodotto da quei piccoli neri animaletti, un incremento di studio sui carburanti sintetici penso sia prioritario. Bene, l’uso di un carburante comunque destinato ad essere bruciato crea biossido di carbonio, quindi negativo per l’ambiente, ma di certo non emette altri elementi chimici sfavorevoli all’ambiente.

Conclusioni.

Prima di consegnarci alla Cina che possiede quasi unica al mondo le materie prime per la costruzione di accumulatori, si cominci ad abbandonare progressivamente ogni combustibile derivato dal petrolio e si ponga mano ad incrementare la produzione di biocarburanti derivati da vegetali nonchè sintetici. Per l’elettrico ci sarà tempo.

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