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Una mostra di pittura nel Museo dei Portici a Viterbo per rilanciare la candidatura della Città a “Capitale europea della cultura 2033”

Redazione

Viterbo, 8.3.23

Perchè la candidatura di Viterbo non resti un’utopia si rende necessario che la Città ospiti eventi culturali sempre maggiormente attrattivi a livello internazionale. Questo è il pensiero dell’Assessore Sgarbi in occasione della Inaugurazione di una mostra di opere pittoriche di un’ artista ucraina (Maria Prymachenko) e sarda (Bonaria Manca) quale segno di liasion culturale europea. Le opere della Prymachenko sono state in parte perdute dai bestiali bombardamenti russi che hanno colpito la sua Terra.

A Viterbo da ieri 7 marzo sino a giugno saranno in esposizione interessanti pitture come dal Comunicato stampa a suo tempo pervenutoci.

“Era quasi inevitabile, a Viterbo, presentare a fianco della pittrice Ucraina Maria Prymachenko, che restituisce l’arte all’infanzia e l’infanzia all’arte, le opere di Bonaria Manca, pittrice sarda che ha vissuto la quasi intera sua vita a Tuscania. Ciò che le accomuna è detto da Bonaria, che ha vissuto una analoga esperienza infantile: “se so ricamare, saprò anche dipingere”. Le due donne hanno un’esperienza interiore che le rende testimoni di paradisi felici dell’infanzia che è giusto proteggere”, commenta Vittorio Sgarbi che aggiunge, “dalla Sardegna alla Tuscia, l’imperturbabile e fuori dal tempo Bonaria Manca ci ha lasciato, nei dipinti e sulle pareti della sua casa, il sogno di un mondo da lei vissuto e da noi perduto, vivendolo per noi e trasferendolo nella pittura. Per questo le saremo per sempre riconoscenti. Non diversamente Maria Prymachenko che tutela la memoria dell’Ucraina felice in tempi iniqui, in cui la sola realtà è la guerra. La felicità si unì al dramma, al primo annuncio in Italia, un arioso vagito, in condizioni di precarietà e sofferenza, di Maria Prymachenko: alcune sue opere, dichiarate preziose, erano state distrutte a pochi giorni dall’inizio dei bombardamenti russi contro l’Ucraina: domenica 27 febbraio 2022 il Kyiv Independent, in rete con le principali agenzie e i giornali europei, comunicò che  il Museo di storia di Ivankiv era stato colpito da un incendio, insieme a circa venticinque opere della Prymachenko, poi miracolosamente salvate”.

“Una mostra internazionale che porta Viterbo al centro delle principali direttrici artistiche mondiali” – commenta la Sindaca Chiara Frontini – “in linea con l’indirizzo che intendiamo dare verso la candidatura a Capitale Europea della Culturale 2033. Proiettare Viterbo in una dimensione europea significa farci crescere in qualità dell’offerta turistica e culturale, ma anche lanciare messaggi potenti: proprio come con il progetto Macchine di Pace, organizzato nell’ambito del riconoscimento UNESCO dalla Rete delle Grandi Macchine a Spalla che è partito proprio da Viterbo, anche la mostra che mette in relazione le pittrici Prymachenko e Manca è un forte richiamo al bisogno di pace e alla vicinanza al popolo ucraino, che in Viterbo troverà sempre una casa pronta ad accogliere”.

L’arte unisce il mondo in una lingua universale, per questo l’esposizione delle opere di Maria Prymachenko manifesta vicinanza al popolo ucraino, in guerra da oltre un anno, e alle sue più profonde tradizioni, e garantisce la celebrazione di una delle più importanti artiste del nostro tempo,”

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