Redazione
Viterbo,31.8.24
Da ieri mattina, dopo aver piantumato alcuni ciuffi d’erba nella fioreria posta a lato di v.le Capocci, i cittadini hanno potuto osservare la folle sistemazione di p.zza Crispi.
I primi commenti non sono stati certamente commendevoli nei confronti di chi ha progettato il tutto e di chi ha speso denaro per realizzare un mostro di “arredamento” urbano.
Aver trasformato una piazza cittadina di gran transito veicolare in una area pedonale e che, per far questo, si siano spese risorso del PNRR, appare demenziale. I fondi del PNRR sono soldi che non vengono dalla luna, ma soldi che dovremo restituire con interessi. Un costo per tutti.
Andiamo nei particolari.
La piazza è ora lastricata da mattonelle di peperino dall’accecante colore bianco, dello stesso stile della “passeggiata attorno alle mura” e p.zza del Comune. Un insulto, quindi, alla cultura della ben nota pietra locale che è famosa per la sua granularità e colore grigio.
Poi, parte dell’area ex p.zza Crispi, antistante la Chiesa de La Verità, è stata recintata da da paline di colore marrone di materiale non identificabile. Risultato dell'”opera”: la cancellazione uno spazio urbano di facile transito veicolare e pedonale. La recinzione, cosi come realizzata non sembra possa reggere all’urto accidentale di veicoli in transito e, per la loro foggia fusiforme, pericolo per i passanti.
La “ciliegina sulla torta” sono le nuove corsie di transito auto.
Per chi viene dal resto di p.zza Crispi verso viale Capocci, una sola stretta corsia gestita dal semaforo come sempre, mentre, per chi da viale Capocci sia diretto ai “Cappuccini”. è previst una manovra secca a destra, verso una stretta corsia viottolo percorsa da pedoni diretti al sottoposso, Da ultimo, i veicoli provenienti da via Lorenzo da Viterbo per p.zza Crispi, non potendo transitare davanti alla Chiesa, devono girare a sinistra in una stretta corsia per poi confluire pericolosamente su viale Capocci senza senza regolazione semaforica. I promessi nuovi stalli per i motorini non sembrano siano aumentati, per cui, alla riapertura delle scuole, il problema sarà identico e, probabilmente, sarà “indispensabile” parheggiarli in divieto sul lastricato della “nuova” piazza
Concluisione: una sistemazione di p.zza Crispi a dir poco demenziale.
Un’ amministrazione comunale che invece di creare piazze, le chiude, non può continuare ad esserla.