04122024Headline:

Un libro “giallo” ambientato a Marta sul Lago di Bolsena.Domenica 4 agosto presentazione con l’autrice Marilena Fonti

Riceviamo e pubblichiamo

Viterbo,1.8.24

Domenica 4 agosto
L’ultima carezza del lago,
la raccolta di racconti gialli ambientati a Marta, di Marilena Fonti
,
sarà presentata nel Borgo dei Pescatori da Rosella Lisoni con performance di Pietro Benedetti.
Il parco del Pontone e il lago faranno da suggestiva cornice all’evento.
Un ringraziamento all’amministrazione comunale di Marta e in particolare al sindaco Maurizio Lacchini che si è attivato per la realizzazione dell’evento.
Otto racconti, otto indagini per la maresciallo Maura Ferri, giovane carabiniere arrivata nel borgo sul lago di Bolsena attraversando l’Italia da un mare all’altro: dalle Marche al Lazio, portandosi dietro il peso di un dolore che ogni tanto affi ora, ma che non le impedisce di svolgere il suo lavoro con impegno e dedizione. Tanti i temi aff rontati in questi racconti, sempre con uno sguardo agli aspetti più sensibili della società: droga, tradimento, malinteso senso della religiosità, usura, abusi verso le donne sono alcune tra le situazioni usate come pretesto per defi nire le azioni violente su cui dovrà indagare la nuova comandante della stazione dei carabinieri di Marta. Nella sua squadra tutti uomini, che si adattano presto ai modi bruschi e alla tenacia della maresciallo, consapevoli che fi nché il caso non sarà risolto lei non mollerà: ognuno dei sottoposti con le sue caratteristiche precipue e le sue abilità, che la Ferri riesce a utilizzare al meglio. Tra i protagonisti presenti in tutti i racconti anche il giornalista Emiliano Lanzi, che ha scelto il borgo sul lago di Bolsena come
buen retiro e vi si reca da Roma, dove ha sede il giornale per cui lavora, ogni volta che ne ha l’occasione, intervenendo, malgrado le resistenze della maresciallo, tutte le volte che può. Tra i protagonisti principali c’è anche il lago, che fa da sfondo alle vite dei personaggi e alle vicende che li coinvolgono: c’è il lago con le sue onde gentili, o con la violenza causata dalla tramontana che ne sconvolge la superfice, con i misteri custoditi nel corso dei secoli e con quelli nuovi e più vicini nel tempo. C’è il lago a dare l’ultima carezza alla vittima nel racconto da cui la raccolta prende il titolo.
Marilena Fonti, autrice di questi racconti, è alla sua settima pubblicazione: ha iniziato l’attività letteraria con la traduzione dall’inglese di alcuni racconti dello scrittore americano Thomas C. Wolfe, Il bambino perduto,
a cui è seguita la pubblicazione di una sua raccolta di racconti
, Belle ombre imperfette, quindi la traduzione di alcune poesie della scrittrice e poetessa canadese Margaret Atwood, dal titolo Interlunare.
In seguito, ha pubblicato il saggio
Walter Serner e la Tigre. Il romanzo di un dadaista,
il romanzo I punti ciechi e, per ultimo, contemporaneamente ai racconti che saranno presentati domenica, la traduzione del romanzo giallo
Le campane dell’Old Bailey, di Dorothy Bowers. La passione per il giallo dell’autrice risale a molto tempo fa e scaturisce dalla lettura di maestri del genere come Dürrenmatt, Simenon, Chandler.
L’ultima carezza del lago
è la sua prima prova nel giallo-noir, ma ci sono i presupposti perché non sia l’ultima.
La Torre della Tuscia

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