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Una “Affittopoli” a Viterbo ? Pare proprio di si.

Quello che il Comune di Viterbo non attiva

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,19.10.24

Tanto tuonò che piovve !

Le clamorose dimissioni dell’Assessore Bruzziches seguite da quelle della Chiatti sono state occasione far conoscere ai cittadini viterbesi circa l’atteggiamento della Giunta Frontini ( ed anche delle precedenti) per l’affaire dei canoni di locazione e concessioni di immobili comunali sottopagati e, poi, nemmeno riscossi.

E’ vero. Non è che la questione riguardi solo la Città di Viterbo. Sembra un “usanza” di molti (vedasi Roma), quella di concedere in locazione immobili agli amici degli amici a canoni irrisori, senza perseguire i morosi.

E’ una forma di far politica, di accontentare “qualcuno”, quindi trovare consenso e voti.

Una pratica certamente scellerata perchè priva i cittadini di una città, anch’essi mediaticamente proprietari degli immobili comunali, di risorse utili al buon governo cittadino.

Adesso che la Guardia di Finanza ha fatto ingresso in Palazzo di Priori per ordine della Procura della Corte dei Conti, per far luce sulla situazione della mancanza di almeno 400mila euro, si verrà forse a capire cosa abbiano fatto e non fatto le Giunte precedenti ed anche l’attuale.

Infatti, la Giunta Frontini, dopo qualche avvisaglia, è corsa ai ripari incaricando un avvocato del libero foro viterbese di procedere per la convalida di sfratto di qualche moroso, ma, assolutamente creato una commissione per far luce sulle problematiche relativa le concessioni di locali comunali a canoni infimi e della loro mancata tempestiva riscossione.

Chiaro segno che la Frontini & c., nonostante i reboanti proclami in campagna elettorale, vivacchia, come le precedenti amministrazioni, proprio sul tema degli affitti.

Un suo assessore, Bruzziches, ebbe dare dato segni di risveglio, ma è stato azzittito, anzi, pare, pure minacciato se non stesse zitto.

Nessun cambiamento. L’attuale Amministrazione comunale, come anche tutte le precedenti, si bea del fatto che “qualcuno” goda degli immobili comunali di cui nemmeno paga la TARI come esercizio commerciale e che costoro assicurino il consenso elettorale di loro e della loro cerchia.

Vedremo all’esito delle indagini delle Fiamme Gialle l’atteggiamento che avrà la Procura della Corte dei Conti in relazione all’ipotesi di danno erariale per mancata tempestiva riscossione dei canoni che, in molti casi, non sarà possibile incassare per decadenza quinquennale del diritto prtetenderli.

In ogni caso, il segnale è politico. La Giunta Frontini, che si dichiara “attenta” all’osservanza delle leggi (vedansi le lungaggini per la concessione dello Stadio Rocchi), è invece disinvolta per non far entrare nelle casse comunali i dovuti incassi per i beni comunali concessi a vario titolo.

E’ chiaro che, sia nell’una o nell’altra ipotesi, che la convenienza di un diverso atteggiamento copre qualcosa.

Ai lettori l’ardua sentenza !

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