di Andrea Stefano Marini Balestra
Viterbo,26.11.24
C’è a Viterbo una ricorrenza che viene celebrata da secoli: la “Festa di Sant’Andrea Apostolo” cui è stata dedicata un’antichissima chiesa nel caratteristico quartiere di Pianoscarano. La devozione di Sant’Andrea Pescatore proviene dalla presenza in Città dall’esistenza di una moltitudine di pescatori che traevano dalle acque dell’Urcionio e del fosso del Paradosso alimento per i cittadini anche nei periodo più duri di un assedio.
E’ ancora oggi, nella Città di Viterbo un particolare uso a vedere nei giorni precedenti nelle vetrine dei negozi di dolciumi i caratteristici pesci di cioccolato incartati in colorate stagnole.
Che, si sappia, solo per Viterbo vengono confezionati tali prelibatezze dolciarie.
E’ la festa che i bambini aspettano con ansia. Sin dalla sera della vigilia erano soliti lasciare un piatto vuoto fuori dalle finestre per la sorpresa il mattino successivo di trovarlo pieno di ghiotti pesci.
Quest’anno, la festa esce dal quartiere di Pianoscarano per giungere in centro storico.
Sin da venerdi 29 (dalle h. 16 alle 19), la vigilia della Festa, in p.zza delle Erbe prende avvio un programma che prevede un Laboratorio didattico per bambini, atività di intrattenimento per i più piccoli, quindi, il giorno successivo (30 novembre), una visita guidata di “Sant’Andrea Pescatore” per la scoperta della storia e tradizioni viterbesi con inizio alle h. 16,15 davanti alla Chiesa di Sant’Andrea per giungere in piazza delle Erbe due ore dopo.