02122024Headline:

Parcheggio multipiano al Sacrario: “Essere o non essere, questo è il problema”

Parcheggio in superficie a p.zza Martiri d’Ungheria (foto Anna Zelli)

di Andrea Stefano Marini Balestra

Viterbo,11.11.24

Ci riasiamo ! Carsiscamente riesce fuori la vexata quaestio della possibile, o impossibile, realizzazione di un parcheggio multipiano nella Città di Viterbo. A questo punto non si capisce nemmeno se mai fosse esistito un progetto o no. Situazione pirandelliana.

Però, un’idea primigenea di un tale tipo di parcheggio in zona FAUL fu ai tempi della Giunta Meroi (anno 1995), poi, abbandonata, poi ripresa, ma mai resa concreta.

Che viterbo, se veramente vuole aspirare vera e fruibile città turistica ed ambire al titolo di Capitale europea della cultura si deve dare una smossa. Non esistere ancora, nel secolo attuale, in un ambito urbano di un’area di sosta veicoli nei pressi del centro storico al passo dei tempi, è un insulto alla logica.

Per es. a Viterbo, un parcheggio sotterraneo ce l’hanno molte attività commerciali, ma la Città no.

In passato, per diatribe politiche un primo progetto di massima venne accantonato, ma si era 30 anni addietro ed il problema parcheggi non era urgente come oggi.

Nel recente passato si è ipotizzato un parcheggio sotto Prato Giardino, p.zza della Rocca ed un multipiano esterno in zona Fortezze. Poi, solo chiacchere. Per giustificare la mancata realizzazione almeno di qualcosa, si è detto pure che mai fosse stato considerato un parcheggio multipiano al FAUL, ma solo ad interramento dell’attuale spazio aperto di p.zza Martiri d’Ungheria per far posto invece alle auto parcheggiate ad……un boschetto urbano. Considerati i costi ed i benefici: la spesa non vale la candela. Evidentemente tentativo goffo dell’attuale amministrazione comunale per mascherare il niet ad ogni moderno parcheggio.

In realtà, è qui, il busillis. Per non realizzare l’opera di un parcheggio interrato sotostante l’attuale p.zza Martiri d’Ungheria, è stato pure indicato esserci una spesa stata molto paggiore quella ipotizzata nel primo progetto, perhè necessario creare sistemi di ancoraggio del terreno in zona dove esistono materiali di risulta delle demolizioni postbelliche, quindi incoerenti. Tale assunto, però, viene superato solo leggendo le conclusione di una perizia geologica effettuata per conto del Comune allorchè nel 1984 allorchè si costrui l’attuale piazza.

La verità è, che, per lo spreco delle risorse del PNRR utilizzate per realizzare urbane baggianate (pista cliclabile, marciapiede attorno alle mura, via Matteotti, p.zza della Rocca, p.zza Crispi, etc) nulla rimane disponibile per “qualcosa di altro”, ma questo “qualcosa di altro” era proprio quello di dotare Viterbo di una moderna struttura di sosta e non già solo una miriade di interventi inutili, superflui e per nulla risolutivi del benessere cittadino.

Evidentemente, la mentalità retriva di chi siede in palazzo dei Priori, non consente comprendere che una moderna città non hs bisogno solo fioriere e giardinetti, ma di solide strutture.

Ne riparleremo alla prossima consigliatura comunale che si spera giunga presto.

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