Redazione
Viterbo,28.11.24
Che debba essere la giunta Frontini il “medico” della Città di Viterbo per ricsostruire il centro-storico appare una boutade.
Certamente, è stata opera della demolizione della vivibilità entro le mura della città di Viterbo quella di tutte le precedenti amministrazioni, sia di un colore che di un altro.
Da decenni, l’imposizione proibizioni al traffico veicolare in particolari punti (vedasi il ventennale stopo di V_.le Marconi), assenza di creazione di strutture in grado ospitare i mezzi privati di trasporto, politica ambientalista d’accatto e compagnia cantante, hanno reso il centro di Viterbo un deserto.
Mentre in preriferia fioriscono palazzi e centri commerciali, nulla si è fatto per conservare, diciamo conservare, quello che c’era.
In centro le attività commerciali stanno sparendo per collocarsi nei più comodi spazi nell’immediata periferia, gli abitanti storici da secoli,non avendo potuto “modernizzare” le loro abitazioni per vincoli ottusi, sono stati scacciati da torme di nuovi inquilini stranieri di bocca buona ed anelanti ad un canone di locazione (se poi lo pagano !) in abitazioni fatiscenti abbandonate da chi ha preferito vivere in un condominio nei nuovi quartieri.
In centro storico non ci sono teatri, tranne un paio (Teatro Unione e San Leonardo) ,nessun cinema, nessun club.
Quindi ricostruire il centro storico viterbese è un’impresa ardua.
Adesso, come promesso, ci si mette la Frontini con i suoi, ma siamo certi che nulla potrà essere fatto se non quello che si cominciato a fare, cioè inutili marciapiede, piste ciclabili e “nuove” piazze dove già c’erano.
La programmazione frontiniana del nuovo volto della città di Viterbo è ad oggi fumosa, irreazzibile, non per la scarsa capacità mostrata dal suo personale, ma per l’assenza di risorse, visto che il più che viene dal PNRR è sta stato speso invano. I Fondi del Giubileo ? Già impegnati per il Poggino.
Che resta ? Nulla.