Redazione
Viterbo,6.12.24
Ad oggi proprio no. Dificilmente lo potrà essere almeno, fintantoche, saranno al Comune Sindaco,Assessori e Consiglieri comunali della “stazza” vista sino ad oggi, cioè incapaci.
Inutile che il V.Sindaco Antoniozzi programmi ed indichi programmi.
Se Viterbo non si adegua dal punto di vista turistico, ambientale e sociale nel breve tempo, non ci saranno mai possibilità perchè si pervenga ad un titolo come Capitale europea della cultura.
Non che viterbo non ne abbia le caratteristiche.
Essa fu capitale europea, forse anche mondiale prima delle scoperte di nuove terre oltremare, essa fu sede papale, praticamente un’organizzazione che raggruppava le potenze politche europee dell’epoca, vale a dire il secolo XIII°, quando l’Europa era ancora un’entità vera.
Il problema di Viterbo, quindi, non è culturale, ma logistico.
Una Città mal collegata per rete stradale con la Capitale con un servizio ferroviario insufficiente, con nessun aeroporto, pochi alberghi e contesto urbano poco accogliente e via dicendo, non sono un buon biglietto da visita per essere scelta.
Il V.Sindaco Antoniozzi ha snocciolato il cronoprogramma degli interventi ritenuti utili per favorire la candidatura, però, prima di ogni altro, è necessario che da subito la Città diventi quello che fino ad oggi non ha dimostrato, cioè, nelle condizioni di accogliere turisti e visitatori del nostro patrimonio culturale con facilità e comodo.
Troppi musei sono chiusi proprio nelle ore in cui dovrebbero essere visitati Troppe difficoltà di reperirli ed anche di visitarli. Troppi ostacoli alla circolazione veicolare rendono una gimcana coloro che vogliano godersi la Città dal “vivo”.
A voglia, pertanto, invocare la candidatura a Capitale della cultura se prima non venga sistemato il contesto urbano nelle condizioni di accoglienza.
I fondi del “famoso” PNRR ad oggi risultato impiegati per “giochetti” e non per dare a Viterbo un’impronta di città turistica.
Non sono un marciapiede, una pista ciclabile e quattro alberelli la e qua piantati (ma già secchi) a favorire la scelta di Capitale della Cultura, ma una prossima serie di eventi culturali la cui programmazione non sembra esserci ed una sistemazione del centro storico non di facciata, ma di sostanza.
Quando continuamente la cronaca nera riporta fattacci di ogni genere che avvengono nelle piazze centrali della Città, sarà difficile che qualche delegato della commissione di scelta per l’elezione di Viterbo a Capitale della cultura, possa votare positivamente.