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E’ di nuovo Carnevale, ogni scherzo vale, ma ancora ?

Redazione

Viterbo,18.1.25

Dopo la festa di Sant’antonio Abate, il 17 gennaio di ogni anno, la tradizione ricorda che nella stessa data inizia il Cernevale, a prescindere del suo termine la notte del marterdi grasso.

Infatti, l’etimo Carnevale deriva dal “carnem levare” che appunto, per gli osservanti cristiani, non si deve mangiare del periodo quaresimale che, quest’anno, di “Pasqua alta” (20 aprile), ogni festa finirà il 4 marzo.

Un lungo Carnevale, quindi,

Civita Castellana già si è fatta avanti presentando la sua maschera locale “O Puccio”, a breve risponde risponde Ronciglione e poi ogni città e paese della Tuscia.

Il Carnevale è proprio una festa romana.laziale. Serviva nei secoli apssati per favorire lo svago e la sepnsieratezza prima del “duro” periodo quaresimale della durata di 40 giorni prima della Pasqua.

Un festa civile, nata in epoca antoco romana, poi legata alla religione cristiana che si prepara alla Pasqua di resurrezione dopo un periodo di riflessione e meditazione.

Famoso nei secoli il Carnevale romano, quando nel Corso sfilavano carri allegorici e sopratutto si correva la famosa corsa dei barberi, cioè una corsa di cavalli scossi, senza fantino che da p.zza del Popolo finivano la corsa sotto il Campidoglio.

Ovviamente, nella Roma, città moderna, un tale tipo di attività carnevalesca non è più possibile, resta solo qualche passeggiata in maschera per bambini al corso o in Via Cola di Rienzo ma la sua tradizione sopravvive nei piccoli centri.

Il Carnevale romano celebrato nei secoli. famoso altrettanto quello di Venezia si è spostato nella Tuscia, dove, per la dimensione dei suoi centri è possibile una “replica” di cio che fu.

Ecco quindi la corsa dei barberi che rinasce a Ronciglione la sfilata dei carri allegorici come quelli di una volta, qualcuno, anche non solo allegorigo, ma di arguta critica ai fatti di costume e di politica locale. E’anche da noi una “piccola Viareggio”, città nota per i suoi monumentali carri,

Le manifestazioni carnevalesche, siano esse solenni, ricche, sono nel segno della conservazione di una tradizione millenaria che si fa risalire addirittura in epoca antica romana quando erano celebrati i Saturnalia nel mese di dicembre ed in tale periodo, patrizi e plebei festeggiavano insieme.

Festa popolare per tutti ancora oggi. Ma che tale resti.

Non sempre a Carnevale ogni scherzo vale !

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