Redazione
Viterbo,3.1.25
Per un paradosso burocratico, un centro abitato di migliaia di cittadini è da giorni senza medico “di base”, cioè a dire, colui che in prima battuta assiste malati ed anziani e provvedere dispensare ricette mediche per ogni utilità sia di carattere sanitario che amministrativo.
E’ infatti accaduto che il Dr.Taschini, storico medico “condotto” di Grotte Santo Stefano, abbia dovuto cessare le funzioni il 31 dicembre scorso, ma che, nonostante abbia richiesto per tempo una proroga, non gli è stata concessa.
Motivo. Il comune di Viterbo, di cui il centro di Grotte Santo Stefano ne è “quartiere” , pullula di medici di base, per cui non “sarebbe” possibile una proroga di qualcuno, anche fosse aver svolto le funzioni in zona decentrata.
Pertanto, sintantochè qualcuno dei medici viterbesi sia disposto accettare di venire a Grotte S.Stefano, quindi lasciare il centro storico di Viterbo ed i suoi assistiti, e voglia trasferire il proprio ambulatorio, non sarà possibile la presenza, in un centro popolato di migliaia di persone, di un “medico di base”,
Chi può risolvere l’impasse è il Sindaco che rappresenta l’autorità massina in materia di sanità nel Comune, ma, non sembra ad oggi che nessuno nella amministrazione comunale viterbrse si sia preso la briga risolvere il problema.
Ma, allora, che ci sta a fare un Sindaco capace solo tagliare i nastri inaugurali di qualche “novità” che pure già c’era (vedansi per es. aree di sosta da sempre esititite, piazze, etc.).
In conclusione, mentre un medico dimostra poca voglia trasferirsi da Viterbo e percorrere un ventina di kilometri in macchina, un anziano, disabile di Grotte Santo Stefano, è costretto muoversi anche solo per avere in mano la ricetta di un farmaco.