
Riceviamo e pubblichiamo
Viterbo,23.1.25
Comunità Montana Alta Tuscia laziale: un compattatore organico per una strategia per l’ambiente.
Governare i territori considerati “montani” con sistemi associativi è indubbiamente la strategia vincente per superare sia isolamenti sociali, che ottimizzare le capacità economiche del territorio. Il tema che potremmo definire di interesse planetario riguarda il trattamento dei rifiuti umani. Un argomento ad oggi estremamente discusso e particolarmente impattante sulla qualità della vita della popolazione. Oltre il fatto che strategicamente sarebbe più logico diminuire alla fonte il materiale di scarto piuttosto che investire su come smaltirlo, ma il business degli imballaggi travalica logica e giustizia, molte iniziative, con razionale attenzione e sensibilità ambientale, si stanno sviluppando anche a livello localizzato al fine di costituire “tasselli ecologici” fondamentali per intraprendere un percorso sostenibile e migliorare la compatibilità tra il consumo e lo smaltimento.
La Comunità Montana Alta Tuscia laziale è in procinto di inaugurare, conscia dei benefici sia sociali che ambientali, ma anche economici, un sistema di trattamento dei rifiuti organici basato sulla compattazione organica tramite lombrichi.
Nella fattispecie la Comunità Montana Alta Tuscia laziale che raccoglie l’adesione di otto comuni dell’Alta Tuscia: Acquapendente, Onano, Latera, Valentano, San Lorenzo Nuovo, Gradoli e Grotte di Castro, nonostante sia da anni in fase commissariale retta da Giovanni Giuliani, è in procinto di inaugurare un “opera” di notevole valore ambientale, il Compattatore organico, al quale afferirà la frazione organica degli otto comuni aderenti, materiale che oggi viene trasportato in impianti ubicati entro i 100 km dal nostro territorio, come previsto dal contratto stipulato con l’ente gestore dei rifiuti.
L’impianto ubicato il Località Campo Morino, nel comune di Acquapendente ma equidistante con il comune di San Lorenzo Nuovo, è in fase di pre-collaudo e il suo avvio alla operatività è previsto in brevissimi tempi, indicativamente entro tre mesi. Il sistema si struttura sulla lavorazione della frazione organica con trattamento aerobico tramite macchina elettromeccanica e affinamento con lombricoltura. Un idoneo esempio di economia circolare che si innesca nel quadro generale del concetto di “circolarità”, dove l’attività che i lombrichi svolge la funzione determinante. Il risultato della lavorazione sarà un compost prodotto dall’organico ed avrà caratteristiche fertilizzanti elevate; il suo utilizzo sarà frutto di una attenta programmazione. I macchinari sono di alta tecnologia e in particolare il sistema di filtraggio è stato strutturato basandosi sull’alta efficienza al fine di rendere l’impatto dei vapori sull’area tendenzialmente nullo.
Il risultato della lavorazione delle milleseicento tonnellate di media annui di organico lavorati, afferiti dai comuni aderenti alla Comunità Montana, sarà come scritto, un compost che è previsto essere messo a disposizione dei cittadini dei comuni comunitari a prezzi calmierati e comunque da stabilire in funzione di parametri che dovranno essere valutati al momento della produzione. Inoltre anche una parte degli anellidi, saranno messi a disposizione dei cittadini al fine di organizzare a livello domestico lo stesso processo di raffinazione e trasformazione dell’organico in umus. Quindi un sistema ecologicamente sensibile che sarà certamente uno strumento di progresso sociale e di rigenerazione degli ecosistemi.
L’addetto stampa comunitario
Dott. Fabio Marco Fabbri