24042025Headline:

Interporto di Orte, speriamo sia vero che finalmente parta

La “presentzione” di ieri

Redazione

Viterbo,29.3.25

Sono quasi trenta anni che ebbero inizio i lavori ed oltre 20 che dell’Interporto di Orte si sono visti realizzati solo un immenso capannone, una pista destinata al raccordo ferroviario, poi, un portale di ingresso, un edificio destinato a dogana, quindi molti cartelli stradalioscurati indicanti un luogo che non cè. Addirittura fondata una società per i lsuo esercizio.

Nel frattempo, nelle vicinanze uno sterminato parcheggio di camion, facenti in parte la stessa funzione di carico e scarico merci da un veicolo ad un altro..

L’Interporto di Orte sembrava cosa fatta vent’anni fa, ma non è stato.

Il perchè non si è mai saputo e, forse non si saprà mai.

Progettare un’importante struttura logistica destinata allo scambio di merci trasportate via gomma e su ferro proprio nella cittadina di Orte, che,dai tempi dei romani è snodo fra il sud ed il nord, era un fatto logico e normale. Passa, infatti, ad Orte lAautostrada A1, la Ferrovia alta velocità, la superstrada E45 che collega i due mari, nonchè è terminale di una tratta ferroviaria che non funziona, ma c’è: la Orte/Capranica/Civitavecchia.

Ieri, in grande spolvero e con la presenza di tutti i personaggi pubblici possibili ed amministratori di aziende varie, si è presentato il nuovo piano di rilancio della struttura interportuale ortana ed annunciata una pioggia di denaro per il suo completamento.

Meglio tardi che mai. Ma un mistero resta.

Perchè solo oggi ci si ricorda di un’opera iniziata decenni fa e mai completata ? Perchè solo oggi con un governo centrale di centrodestra ripartono e si completano opere pubbliche mai andate in esercizio ?.

Misteri d’Italia. L’Italia del passato, cioè delle opere pubbliche iniziate, ma non completate, dei soldi pubblici impiegati qua e la, forse per compiacere agli elettori di qualche zona, sembra finita.

Quando vedremo nell’Interporto di Orte camions e carri ferroviari a caricare e scaricare merce, ne riparleremo.

Ma quando ?

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