Promossi & bocciati
Donatella Ferranti
Si è presa una bella rivincita, la deputata del Pd (magistrato, ex segretario generale del Consiglio superiore della Magistratura). Alla vigilia della nomina dei sottosegretari del governo di Enrico Letta veniva data per certa, almeno da alcuni organi di informazione locale, al ministero della Giustizia. Dopo una settimana, è stata eletta presidente della commissione Giustizia di Montecitorio. Complimenti vivissimi.
Stefano Grego
Il “ministro degli Esteri” dell’università degli studi della Tuscia ha portato a casa, dopo una fruttuosa missione in Egitto, un colpaccio niente male: sarà infatti l’ateneo viterbese a fornire il progetto per la ricostruzione del Museo greco-romano di Alessandria e la proposta di tutela e valorizzazione dei siti archeologici di Medinet Madi e Saqqara.
Giuseppe Fioroni
Il deputato del Partito democratico aspirava alla presidenza della commissione di Difesa della Camera. E invece l’ambita poltrona è stata assegnata a Elio Vito del Pdl. Povero Peppe (come lo chiamano a Viterbo) alias Beppe (come si fa chiamare a Roma) che delusione. Vuoi vedere che, nonostante la stazza, lo hanno riformato in quanto non idoneo?
Giammaria Santucci
Il candidato alla fascia tricolore della lista civica FondAzione si è autodefinito “il sindaco che ti parla”, ma quelli di “VivaViterbo” lo hanno subito bacchettato. Motivo? Un aspirante primo cittadino non può incorrere in presunte, negative pratiche di manifesto selvaggio, ma “deve dare il buon esempio a partire dal rispetto delle regole più elementari e basilari come quelle previste per l’affissione dei manifesti elettorali”.
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