29032024Headline:

Su Talete il Comune prende tempo

L'approvazione dell'aumento di capitale slitta: martedì passaggio in commissione

Il sindaco Michelini, il presidente di Talete Bonori e il direttore tecnico Giorgi

Il sindaco Michelini, il presidente di Talete Bonori e il direttore tecnico Giorgi

L’aumento di capitale? Può aspettare, almeno per la parte concreta. Per quella astratta e parolaia, invece, siamo a posto. E si parla di Talete, e delle intenzioni del Comune di Viterbo, che della società per la gestione del servizio idrico è il maggiore azionista e che all’interno della quale ricopre anche un ruolo simbolico tutt’altro che secondario.
Ieri in consiglio comunale c’erano anche i lavoratori di Talete, preoccupati per le sorti dell’azienda e in cerca di sostegno da parte degli amministratori. Il sostegno è arrivato, ma solo verbale, mentre la sottoscrizione del piano di risanamento (che prevede l’aumento di capitale e un prestito bancario) ancora non è arrivata. Dal 19 dicembre, dalla riunione dell’Ato che ha deciso questo tentativo di salvataggio, Viterbo non ha ancora aderito formalmente, ma soltanto a parole, e lo stesso hanno fatto molti Comuni della Tuscia, in attesa anche delle mosse del capoluogo.
La minoranza ieri aveva pronto un emendamento all’ordine del giorno approvato due settimane fa al termine del consiglio comunale straordinario sul tema, ma dopo una riunione dei capigruppo si è deciso di rimandare. A quando? Intanto a martedì, ore 9.30, con una convocazione straordinaria della seconda commissione alla presenza di una rappresentanza sindacale dei lavoratori di Talete, e poi forse ancora in consiglio giovedì prossimo per l’approvazione “di un documento unitario”, come proposto da Maurizio Tofani (Oltre le mura). Se tutto va bene, perché i tempi della politica sono spesso un mistero.
Il sindaco ha speso parole di solidarietà per i dipendenti della società: “Qui c’è da salvare le vostre professionalità, la vostra esperienza e conoscenza del territorio – ha detto Michelini – Abbiamo preso l’impegno di sottoscrivere l’aumento di capitale e lo manterremo, alle parole seguiranno i fatti. Se serve dare un’accelerata sono disponibile, senza prestarci a giochetti politici”.
Più critica la posizione di Santucci sul rinvio: “Se serve per approfondire bene, ma se è solo un modo per rimandare non sono d’accordo – ha detto l’esponente di FondAzione – Il Comune di Viterbo deve dare il buon esempio, e mostrarsi oggi stupiti della presenza in consiglio dei dipendenti non ha senso: lo sapevamo che sarebbero venuti”.

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