Sostituzione immediata della pompa che dirotta l’acqua delle sorgente alle vasche; installazione di una fontana di acqua potabile e di una tettoia per ripararsi dal sole e dalla pioggia. Sono gli interventi ordinati dal sindaco Leonardo Michelini al termine del sopralluogo al parco del Bullicame compiuto insieme al direttore di miniera, Giuseppe Pagano e al presidente dell’omonima associazione Giovanni Faperdue.
Dopo aver preso di petto la situazione di ordinario degrado del sito archeologico di Ferento, il primo cittadino vuole affrontare anche un altro tema teso alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio comunale: la riqualificazione e comunque una migliore fruizione dell’area che ruota intorno alla storica sorgente, in questa settimana ancora gravata da mancanza di adeguate risorse idriche. Il motivo? Lo ipotizza Faperdue.
“La penuria di acqua che si è manifestata in questi giorni, alla “callara” del Bullicame – spiega il presidente dell’associazione – è un fenomeno che non trova spiegazioni plausibili. Il direttore di miniera prof. Giuseppe Pagano è da giorni interessato al problema, e sta analizzando tutte le possibili cause di questo abbassamento repentino del livello”. “Occorre peraltro rammentare – sottolinea Faperdue – che negli anni precedenti (2012 e 2011), proprio di questi periodi, alle vasche del Bullicame arrivava una buona quantità di acqua. Quest’anno che doveva essere ancora più generoso nelle portate, in virtù delle alte precipitazioni atmosferiche che si sono avute nei mesi appena trascorsi, c’è stata questa sorpresa che ha allarmato anche tutti gli utenti. Ci auguriamo che a breve il problema sia risolto”.