Sel e Viterbo Bene Comune confermano il proprio matrimonio in seno a Palazzo dei Priori. La prima assemblea cittadina di Sinistra ecologia e libertà, in sinergia con la componente civica, si è svolta nei giorni scorsi per fare il punto dopo le comunali. E non mancano le critiche alla giunta Michelini: “Inesperienza e situazioni di difficoltà contingenti dal punto di vista amministrativo riflettono una condivisione ancora fragile dell’impianto programmatico tra le varie anime della maggioranza”, dicono. Esempio eclatante la vicenda della scelta dell’ottavo assessore . “Troppa attenzione al tema dell’ampliamento della giunta, non essenziale, e un metodo non condivisibile nella analisi delle necessità che si consumano in una liturgia non compatibile con le vere esigenze della città”, affermano da Sel e Vbc.
“Abbiamo svolto – affermano – una analisi profonda che ha preso spunto dalla difficile situazione nazionale per soffermarsi tanto sulle criticità quanto sui segnali positivi che l’amministrazione Michelini ha espresso in questa prima fase. La sinistra ha in questo senso chiare responsabilità e oneri: il cambiamento culturale è cominciato con iniziative importanti che tuttavia non hanno avuto modo di essere fulcro di una complessiva azione di interazione con i cittadini”.
I punti di forza della maggioranza? “La scelta di non utilizzare Prato Giardino per le giostre per tutelare un patrimonio storico svilito e abbandonato dalle precedenti amministrazioni quanto la iniziativa, intrapresa insieme al M5S e poi condivisa da buona parte dei consiglieri del Pd, di dare avvio alla discussione sul registro delle unioni civili, sono elementi riconoscibili da rivendicare e da trasformare in spunti di riflessione sulla città che immaginiamo per i prossimi anni”, rispondono.
Ma, oltre alla discussione sull’ottavo assessore, per le due forze “non è più sostenibile, anche dal punto di vista delle risorse, il lavoro della giunta, del consiglio comunale e delle commissioni intorno a questioni del tutto marginali e ricollocabili in un ambito dirigenziale. Le questioni più propriamente programmatiche e di sviluppo sono ancora assenti”.
Insomma, la conclusione è che serve programmazione. “A questo punto – concludono – è improcrastinabile un confronto tra tutte le forze della maggioranza: gli elenchi della spesa di desiderata e intenzioni personali non hanno senso né prospettiva. La politica deve assumersi precise responsabilità sul progetto di città che vogliamo. La città ha il diritto di conoscerlo. Per questo, daremo il via nelle prossime settimane a un ciclo di incontri pubblici”. All’assemblea hanno partecipato Paolo Moricoli e Raffaella Valeri (consigliere il primo, assessore la seconda), insieme ai coordinatori Umberto Cinalli e Antonio Capaldi.
La prima cosa da fare, caro Michelini e cari amici di SEL, è cacciare dalla maggioranza, possibilmente a calci nel c., gli esiziali rampanti vivaviterbicoli.