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Inaugurazioni a go go della Sindaca, ma, per dipingere quattro strisce per terra, è necessario celebrare un rituale ?

Inaugurazione di Littoria 18.12.1932

Redazione

Viterbo,4.12.24

Si è detto che durante il fascismo la presenza di Mussolini, che non perdeva un’occasione per mettersi in mostra e celebrare i fasti del regime mediante scenografiche inaugurazioni di opere pubbliche, era un’ipotesi per oppiare l’opimione pubblica, quindi, una vera distrazione di massa ante litteram.

Oggi, nel terzo millennio, il criterio mussoliniano di celebrare solennemente i traguardi del suo governo, è ancora vivo.

A Viterbo, per es. per inaugurare un piazzale già esistente e solo pitturato di strisce per delimitare stalli di sosta auto, la Sindaco ed i suoi competenti assessori vanno ad accorrere sul posto per essere accolti da applausi del pubblico (scarso) e mettersi in posa ai giornalisti all’atto del taglio del nastro.

Da Mussolini alla Frontini, nulla è cambiato.

Una sola differenza. Mussolini inaugurava nuove tratte ferroviarie, autostrade, porti, acquedotti, intere città, mentre la Frontini, solo, un piazzale cittadino già esistente solo ripitturato ad uso parcheggio.

Beh ! qualche differenza c’è, ma, l’unica che resta uguale, è quello della ricerca in ogni modo di un consenso.

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