27072024Headline:

Aeroporto, quell’inutile piano rischi

0WFLCDOGCH  -  ( Luciano Sciurba - CIAMPINO )“Pur consapevole di fare peccato, voglio pensare male: ritengo che quel piano nasconda solo l’intenzione di consentire alla società Itet di abbandonare l’area del Barigello (nei pressi della sorgente della Zitelle, ndr) e spostare le volumetrie al Barco, sì da modificare la destinazione d’uso a suo tempo assentita da turistico-termale a residenziale”, firmato Alvaro Ricci vice capogruppo consiliare del Pd. “Quante sciocchezze. Il piano dei rischi è un atto dovuto, anche in ragione delle varie sovvenzioni che nel corso degli anni abbiano ricevuto per la realizzazione dello scalo. Penso ai finanziamenti per la via viabilità di cui al Prusst (programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio) o ai tre milioni di euro della Regione etc. L’Itet? Rimarrà alle Zitelle”, firmato Giulio Marini, sindaco del capoluogo.

L’aeroporto (che non c’è e chissà se e quando ci sarà, visto che è stato cancellato dal piano aeroportuale nazionale) provoca ancora aspre battaglie in consiglio comunale. Basti pensare a quanto accaduto l’altra sera. La sala d’Ercole doveva dare il disco verde al piano dei rischi della zona aeroportuale, legato alla eventuale formalizzazione dei vincoli sugli interventi edificatori. Il Pd ha indicato subito pollice verso. “A che serve il piano dei rischi civili su un area dove insiste solo l’attuale pista, pressoché di esclusivo uso dei mezzi militari?”, si sono domandati i democrat Ricci e il collega Fersini. Il clima si è surriscaldato: i Pd hanno abbandonato l’aula, seguiti dei colleghi dell’Udc e, a sorpresa, dal presidente del consesso Gabbianelli, che ha voluto ricordare che il  provvedimento era connesso alla convenzione che il Comune sottoscrisse con l’Aeroclub nel 2005, poi rimasta ferma fino al 2012 (anche su indicazione dell’ente nazionale aviazione civile dopo la localizzazione dello scalo low cost). Ovviamente è saltato il numero legale e la seduta è stata sciolta.

Ieri nuove sorprese. Mentre il sindaco e Ricci guerreggiavano oralmente, ecco il blitz della maggioranza di centro destra che ha imposto al presidente Gabbianelli la convocazione di una seduta straordinaria (si terrà oggi, alle ore 15,30) per cercare di adottare la pratica. “Perché tanta fretta? Perché una decisione che si configura  come un vero e proprio colpo di mano, in spregio delle regole istituzionali?”, rileva Ricci. Che annuncia azioni eclatanti, “soprattutto per capire cosa nasconda questa irritualità procedurale, più che sospetta, considerando che quella pratica è rimasta in naftalina per circa sette anni”.

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