19042024Headline:

I guasti dell’isolamento voluto da Beppe Grillo

Beppe Grillo

Beppe Grillo

Prima domanda: perché pretendere la diretta streaming dell’incontro con Bersani e poi giocare a nascondino nelle varie riunioni di deputati e senatori in cui si discute della linea politica da seguire?

Seconda domanda: perché chiedere al Presidente della Repubblica di avere l’incarico per un governo a cinque Stelle e poi non fornire nessun nome su chi eventualmente dovrà guidarlo?

Terza domanda: perché sparare a zero su un  eventuale inciucio tra Pdl e Pd meno elle (”La gente prenderà i bastoni” ha tuonato Beppe Grillo in persona) e poi non proporre alcuna alternativa valida per evitarlo?

Quarta domanda: perché, in una situazione di stallo come l’attuale, dove ci sono tre forze che su per giù si equiparano, non tentare di aprire un dialogo almeno con una delle altre due (a scelta) per vedere se sia possibile trovare un accordo su quelle tre o quattro cose da fare che tutti (compresi loro) dicono di essere urgentissime?

Quinta domanda: perché sottrarsi ad ogni tipo di dibattito pubblico (sia con la stampa, sia con gli esponenti di altri partiti) facendo venir meno quello che è uno dei cardini della democrazia, ovverosia il confronto di idee?

Cinque domande alle quali Beppe Grillo (o chi per lui) dovrebbe rispondere per far capire a tutti – ovverosia a chi ha votato il Movimento 5 Stelle e anche a chi non l’ha votato – qual è lo scopo finale di questa nuova forza politica. Perché al momento la comprensione è complicata. Sfasciare del tutto l’Italia per poi avviare l’opera di ricostruzione? Speculare sul malessere delle persone per prendere definitivamente il potere (magari con nuove elezioni) e gestire poi la cosa pubblica con un’opposizione completamente annichilita? Lo spieghi Grillo. Dica dove vuole arrivare. Faccia capire a tutti come intende lui uscire dal momento drammatico che il Paese sta vivendo. Perché oggi, avendo avuto il consenso del 25 per cento degli italiani, l’ex comico genovese questo dovere ce l’ha.

Intendiamoci, la sferzata di Grillo per la casta è stata salutare. Molti dei punti programmatici da lui messi all’ordine del giorno da anni oggi sono sul taccuino di tutti gli altri. L’elezione della Boldrini e di Grasso a presidenti di Camera e Senato sono un segnale di rottura col passato. I famosi otto punti di Bersani (proposti per il governo di cui ha ricevuto il pre-incarico) assomigliano molto ai 20 del Movimento e fare una sintesi tra i due pacchetti non sarebbe impresa impossibile.

E allora, perché rinunciarci a priori, senza neanche averci provato? Beppe Grillo, purtroppo o per fortuna, ha oggi in mano il boccino del futuro dell’Italia. Ma bisogna capire come intende muoversi. Se vuole contribuire a salvare questo Paese, oppure se continuare a stare sulla sponda del fiume a veder passare i cadaveri (che non saranno solo quelli della classe politica, ma anche quelli di molti cittadini).

Se lui continuerà sulla strada finora intrapresa, l’inciucio Pdl-Pd meno elle sarà obbligato. E lui ne sarà il maggiore responsabile.

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364   Commenti

  1. …direi che a queste domande vi e’ stata data risposta piu’ di una volta…l ITALIA e’ fallita,a casa TUTTI! Linea dura con chi ci ha preso per il culo per anni,chi ha rovinato il nostro stupendo paese.
    Non POSSONO esistere accordi o compromessi…ognuno vale UNO! AVANTI ITALIA!

  2. Giuseppe Riccardi ha detto:

    l’unica soluzione è: appoggiare un governo 5stelle, realizzare tutti i venti punti del programma, e poi andare alle urne.

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