14122024Headline:

Rispunta l’orgoglio contadino

agricoltura-biologicaOggi si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle lotte contadine. E quindi pure a Viterbo. Nonostante ad oggi siano ancora i contadini su piccola scala (e non l’agroindustria) quelli che producono i trequarti del cibo che sfama l’umanità, a farla da padrone sono sempre le solite lobby. Il cibo e’ un oggetto di speculazioni finanziarie per cui giochi di borsa a New York o a Londra possono ridurre alla fame intere popolazioni in Africa o in Sudamerica. Ed ecco poi il verificarsi del land-grabbing: compagnie saudite, del Golfo, cinesi, russe, brasiliane, indiane ed occidentali (comprese alcune italiane, ad esempio in Madagascar) vanno acquisendo territori sterminati nei cosiddetti Paesi “in via di sviluppo” per cifre ridicole. Con la promessa di portare questo “sviluppo” e posti di lavoro, mentre i villaggi delle popolazioni locali devono sloggiare per fare posto ad immense monocolture destinate all’esportazione.
Si celebra così la Giornata di cui sopra. Nella città dei Papi, in piazza del Sacrario (dalle 9 alle 22) per onorare la memoria dei diciannove contadini uccisi in Brasile nel 1996 (con lieve ritardo), ma anche per festeggiare i contadini che ancora reggono. Nonostante tutto. Nonostante le politiche nazionali tendano a dimenticare questa figura, portandola di fatto all’estinzione. Nonostante si assista ogni anno di più al degrado del territorio, all’abbandono di terreni e casolari, alla precarietà degli equilibri idrogeologici, alla perdita di biodiversità agricola e non solo, all’impoverimento del paesaggio. E per altri mille buoni “nonostante”.
“Manifestiamo per il fatto che ancora ci siamo – dicono gli organizzatori – anche se continua il tentativo di farci scomparire. Ci siamo per proporre un modello che è intrinsecamente, radicalmente diverso, per rilanciare una possibilità, un futuro possibile, sostenibile per la terra e per la Terra. Siamo in piazza per incontrarci, confrontarci e discutere, ritrovarci, per condividere una giornata insieme, assaggiare prodotti genuini, suonare, ballare, parlare…”.

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1 Commento

  1. Giuliana Ceso ha detto:

    Partecipare è importante per la salvaguardia del territorio, della nostra salute e per riportare i giovani al lavoro agricolo una delle grandi risorse dell’Italia e della Tuscia.

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