29042024Headline:

Forza Italia, quelli che lottano… contro chi?

merloQuelli di Forza Italia che provano a riconquistare le plaghe del potere in terra di Tuscia che fino a qualche anno fa erano in loro possesso.

Quelli che sono contenti “per questo incarico che accetto con grande responsabilità; mi rimbocco le maniche per cercare di far raggiungere il massimo al partito nei prossimi appuntamenti elettorali” (Francesco Battistoni, già consigliere/assessore provinciale nonché consigliere regionale, neo-vice coordinatore di Forza Italia del Lazio).

Quelli che esultano e fanno le capriole per tale nomina, come il sindaco di Calcata, Luciano Sestili, o il sindaco di Civitella d’Agliano, Roberto Mancini, convinti che “Battistoni, come sempre, sarà all’altezza dell’incarico che gli è stato conferito prestando un’attenzione particolare alle esigenze del territorio viterbese”.

Quelli che, dopo un anno sabbatico trascorso in clandestinità, dettano le linee-guida per “cercare di rimettere in piedi il partito: è chiaro che ormai gran parte dei giochi sono fatti, dobbiamo quindi concentrarci per organizzare al meglio la campagna elettorale sia per le comunali che per le europee” (Enrico Maria Contardo, ex assessore alla Cultura nonché vice sindaco del Comune di Viterbo, neo vice coordinatore provinciale).

Quelli che non “negano che dopo la sconfitta alle regionali e comunali di Viterbo è iniziato un lungo periodo di sbandamento tra le fila di Forza Italia, col risultato che in Comune, dopo quattro consiliature di centro-destra, era la prima volta che il partito di Berlusconi passava all’opposizione” (Giovanni Arena, ex consigliere e assessore comunale, sub-commissario Arpa Lazio).

Quelli che, come il medesimo Arena, mettono il dito nella piaga, rilevando che “sono aumentate le incomprensioni all’interno di Forza Italia, Marini e Battistoni si impegnavano, ma su binari paralleli, senza mai incontrarsi creando però un solco sempre più profondo d’incomprensione”.

Quelli che hanno dettato due messaggi tosto diversi, donde per cui: 1) “a livello personale sono felice per Francesco, al quale auguro buon lavoro anche se gli spetta un compito arduo, perché siamo in campagna elettorale”; 2) “a livello politico sono molto perplesso: e non discuto le persone, ma il metodo con cui sono state fatte queste nomine: si rischia di far passare il messaggio che chi minaccia di uscire dal partito venga immediatamente rabbonito con un incarico di vertice” (Giulio Marini, ex sindaco di Viterbo, ex con ordinatore provinciale del Pdl, consigliere comunale di Forza Italia).

Quelli che Forza Italia, pare di capire,  è viva e lotta insieme a noi. Già, la lotta: contro gli avversari esterni o quelli interni?

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