30042024Headline:

In stile mafioso le minacce pronunciate da Cavini, consenziente Frontini, a Bruzziches

Ogni giorno emerge il clima di terrore imposto dalla sindaco ai "suoi

Fabio Cavini

Redazione

Viterbo,18.4.24

Adesso che il procedimento penale avviato dalla denuncia-querela presentata da Marco Bruzziches sta prendendo corpo (infatti, sono state chiuse le indagini e chiesto il processo diretto da parte dei PM), va esaminato il contenuto delle minacce che Fabio Cavini ha praticato nei confronti della parte offesa.

Da un “banale” reato di minaccia (art.612 c.p.) la Procura ha correttamente riqualificato il fatto come minaccia ad un corpo politico (art.338 c.p.) ipotesi criminosa pesantemente punita rispetto alla semplice minaccia, perchè rappresentando la minaccia ad un corpo politico un’ipotesi di coartazione della volontà di un rappresentante presente in politica si viola la liberta democratica di agire da parte di un pubblico amministratore.

Tipico reato di mafia.

Le registrazioni offerte a corredo della denuncia presentata da Marco Bruzziches, che appunto si aspettatava un qualcosa di questo nel corso della famosa cena a Casa Cavini-Frontini del 26.9.23, sembra non pongano dubbi sulla matrice mafiosa delle minacce.

Se il processo di farà, avremo occasione ascoltarle, per adesso solo indiscrezioni.

Però, conoscendo il grugno del sig.Fabio Cavini ed il suo modo di fare e porgersi, appare pienamente verosimile che egli abbia “intimorito” il Bruzziches con minacce di subire percosse o peggio lesioni personali anche a sua moglie. Era evidente, che l’allora consigliere comunale di maggioranza non fosse d’accordo con la linea del Sindaco, quindi serviva “qualcosa” per metterlo in riga. Di questo atteggiamento minaccioso non è esente la moglie del Cavini, la sindaco Frontini, che appunto, essendo stata indagata per concorso nel reato ex art. 338 c.p. (minaccia a corpo politico), potrebbe addirittura esserne stata l’ispiratrice, quindi voler utilizzare il marito come esecutore materiale del male promesso.

Come andrà a finire la questione, non è dato conoscere allo stato, ma certamente, avere a capo di un’Amministrazione comunale un personaggio che non esita utilizzare minacce a chi della sua maggioranza non sia d’accordo e pertanto si ricorra ad intimidazioni, non sia più possibile, perchè di sicuro alterato il circuito democratico che deve sempre presiedere in qualsiasi consesso amministrativo, anche all’interno di maggioranze.

La Prefettura ne tenga conto.

Il silenzio dei consiglieri di maggioranza in Comune e degli Assessori è assordante. Le minacce, per adesso solo confermate dal Bruzziches, confermano del clima di terrore loro imposto dalla coppia Cavini-Frontini.

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