28042024Headline:

A Bagnoregio il jazz european award

Italo Leali

Italo Leali

Molto, ma molto meglio dell’Mtv music awards. Primo, perché non c’è Moreno (il signore sia lodato). Secondo, perché ce l’abbiamo sotto casa.

Arriveranno da tutto il mondo le band finaliste del Tuscia in jazz european award 2014, nona edizione. Arriveranno a Bagnoregio, e non a New York. Giungeranno con mezzi propri ed interessi collettivi da Ucraina, Inghilterra, Lettonia, Italia, Romania, Slovenia e Bulgaria. E si scontreranno (pacificamente, ma mica tanto) dal 24 al 28 luglio. Per la gioia dei residenti e degli appassionati del settore.

Nomi: Mario Nappi trio (Ita), Acquaphonica (Uk, Ita, Slo, Bul),Federica Foscari Giuseppe Asero duo (Ita), Jazzy Bit (Romania), Aeroplanes at Brescia (Uk), Il Battello da fonda (Ita), Dandelion Wine (Lettonia), United People (Ukraina), Carla Restivo Quintet (Ita). Per tre giorni si terranno le semifinali, in piazza Biondini. Il 28 luglio toccherà invece all’ultimo atto. Dinnanzi ad una super giuria composta da: Kurt Rosenwinkel, Kevin Hays, Scott Colley, Eric Harland, Donnie Mc Caslin, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Aldo Bassi, Elisabetta Antonini e, naturalmente, Italo Leali, il direttore del festival.

I premi ai solisti sono dedicati alla memoria di grandi personaggi, alcuni dei quali furono sostenitori e fondatori della manifestazione, come il batterista Bobby Durham. Meta Energia spa poi assegnerà uno speciale al “Miglior nuovo talento”.

“Quella di quest’anno sarà un’edizione straordinaria – commenta proprio Italo Leali – è stato difficile per noi selezionare i nove finalisti. Ci sono giunte oltre 80 domande da tutto il mondo. Dal prossimo anno avremo il patrocinio dalla rappresentanza in Italia della Commissione Ue, che ne ha già riconosciuto nel passato il valore artistico e culturale. Siamo onorati che giovani musicisti affrontino viaggi cosi lunghi ed impegnativi per venirci a trovare, ed è nostro compito giudicarli in maniera imparziale e professionale”.

Chiusura politico-lungimirante: “Ci auguriamo che il nuovo corso lanciato dal ministro Franceschini, che ha riconosciuto la valenza culturale del jazz italiano – ancora Il direttore – ci permetta di far crescere ancora di più questa rassegna. Vedere per quattro giorni ragazzi provenienti da ogni pinzo del pianeta è un’emozione unica e lo scambio umano e culturale che si crea è fonte di autentica ricchezza. Qualcosa che rimane dentro e ti spinge a migliorarti sempre di più”.

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