01052024Headline:

’A fessa ‘n mano ae ccreature

Alessandra Troncarelli

Alessandra Troncarelli

Recita un detto napoletano: “’a fessa ‘n mano ae ccreature”, che non val la pena tradurre in italiano corretto per non scadere nel volgare. Ma, nella certezza che tutti coloro che hanno compiuto almeno i 18 anni sappiano di cosa stiamo parlando, va detto che l’adagio si attaglia perfettamente a quanto accaduto venerdì notte con l’iniziativa “Friday night fever” che, diciamo la verità, non è stata un successo.

Nonostante la biondissima Alessandra Troncarelli, consigliera delegata alle politiche giovanili, abbia sentito il bisogno – a conclusione dell’iniziativa – di vergare una nota nel quale tenta di fornire una qualche positività alla manifestazione.  “Il Friday Night Fever resterà un bel ricordo per tutti coloro che ne hanno preso parte”, dice con malcelata soddisfazione. Aggiungendo: “Ė stata una serata divertente, diversa, con tantissime band che si sono esibite nelle varie piazze del centro storico ricreando l’atmosfera anni 70-80. La città ha risposto, le persone sono uscite di casa nonostante la temperatura non proprio estiva e hanno trascorso una piacevole serata. Ognuno ha scelto la propria piazza e le proprie band da ascoltare. Gran parte delle piazze interessate dalle iniziative musicali, piazza del Plebiscito in primis, erano molto affollate, così come le vie centrali. Ragazzi, adulti e famiglie hanno preso parte alla festa. Per me è stata un’esperienza emozionante: compresa la fase organizzativa della manifestazione. Mi ha fatto estremamente piacere aver ricevuto i ringraziamenti da persone a me sconosciute, anche i numerosi apprezzamenti sull’evento che mi sono stati rivolti durante la manifestazione da giovani e meno giovani”.

Ora, detto che i giovani vanno incoraggiati, soprattutto quando dimostrano voglia di fare, va anche sottolineato che il flop dell’iniziativa – giacché così è stato, dal momento che i numeri non si discutono (e di gente ce n’era pochina rispetto alle aspettative) – era ampiamente prevedibile. Non tanto per la qualità dell’offerta (su quello si può sempre discutere e ognuno può avere la sua idea), quanto per i tempi di realizzazione della cosa. Sì, i tempi. Giacché “Friday night fever” è arrivata – facendo un paragone prettamente ciclistico – fuori tempo massimo. Intanto, forse sarebbe stato meglio farla di sabato (come insegna John Travolta), ma soprattutto sarebbe stato opportuno collocarla a luglio, ad agosto, o – volendola inserire nelle iniziative santarosifere – nei giorni a ridosso del Trasporto (le cene in piazza dei Facchini docunt). Giacché l’impressione è che ormai la gente abbia archiviato nella propria mente il periodo feriale: tutti sono tornati al lavoro e da oggi ricominciano pure le scuole. Insomma, la riflessione da fare è che la stessa iniziativa, proposta al momento giusto, e magari all’interno della solita programmazione tanto auspicata da più parti ma non ancora realizzata, avrebbe potuto avere un impatto diverso. E i 20 mila euro impegnati per la manifestazione potevano esser spesi molto meglio.

Tornando alla biondissima Alessandra, che dimostra tanta voglia di voler fare, va detto che i giovani vanno incoraggiati, ma anche guidati da chi di esperienza ne ha di più (e qui il riferimento non può essere che al sindaco Michelini e alla sua squadra di governo cittadino).

Altrimenti hanno proprio ragione i napoletani col loro detto popolare…

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