Vincenzo Cantiello spicca il volo

Qualcuno si ricorda del mio precedente https://www.viterbopost.it/2014/06/una-domenica-a-casa-di-vincenzo-cantiello/ o no? Vi consiglio di leggerlo, o rileggerlo, prima di andare avanti, così eviterò di ripetere cose già scritte.

Così, già saprete che, tra qualche giorno, Vincenzo Cantiello attraverserà l’Atlantico, con destinazione Washington DC, per cantare in occasione del “Columbus Day”. Quello che, forse, ancora non sapete è che – udite, udite – Vincenzo è stato scelto per rappresentare l’Italia al “Junior Eurovision Song Contest” (JESC) che si svolgerà, a Malta, il prossimo 15 novembre e sarà trasmesso, in diretta, su RAI Gulp!

Il brano che sarà presentato è, ovviamente, inedito. Le canzoni, come le poesie, si scrivono o in preda a grande ispirazione – per qualche evento o stato d’animo particolarmente significativo – o mirate a qualche obiettivo specifico. Beh, “Tu, primo grande amore” è stata scritta per partecipare – almeno facendo un’ottima figura, dato che è la prima volta che l’Italia ne prende parte – al JESC. Devo dire la verità: al primo ascolto, la canzone non mi ha detto granché ma, dalla seconda volta, mi è entrata in testa e non riesco a farla uscire!!

Classica melodia ampia e latina, sartorialmente cucita e adattata alle attuali caratteristiche vocali di Vincenzo dal maestro Leonardo De Amicis, quello di “Ti lascio una canzone”. Ora sarebbe il caso che l’ascoltaste, prima di proseguire: https://www.youtube.com/watch?v=Uy5XanmSNXc&list=UU-lkYjunAyfultKGuRJz6HQ&index=1.

Nei primi tre giorni ha viaggiato al ritmo di oltre 2000 visualizzazioni al dì, da tutto il mondo… assolutamente niente male per un quattordicenne alla sua “opera prima”. Diciamocela tutta: la canzone è accattivante e adatta ad un pubblico come quello del JESC, in cui ogni brano può essere votato solo dall’estero e non dal Paese d’appartenenza. A renderla speciale, però, è Vincenzo – non a caso, l’unico maschietto nel lotto dei 16 partecipanti – con la sua voce non ancora matura ma che, non mi stancherò mai di dirlo, affascina ed emoziona ad ogni acuto e ad ogni fraseggio. E’ lui che potrà fare la differenza, con la sua dolcezza e autenticità, con la voce in grado di graffiare ed accarezzare chi ascolta… sarà lui la vera arma vincente!

E se non vincerà? Sarà lo stesso, anche perché il cosiddetto “voto popolare” può nascondere insidie che poco hanno a che fare con il reale merito artistico… e Vincenzo, questo, lo ha già imparato molto bene, a sue spese.

Per il momento, vediamo cosa succederà al Columbus Day… ah, come vorrei poterci essere! Il “futuro della musica italiana”, che vidi qualche mese or sono, si sta facendo sempre più “presente”.