29042024Headline:

Dati drammatici per il lavoro nella Tuscia

Crescono nero, licenziamenti e aziende che chiudono

impalcatura-lavoro-operaio sicurezza

Un operaio al lavoro su un’impalcatura

Aumentano lavoro in nero e irregolare, licenziamenti e aziende che chiudono i battenti. È la situazione in cui versa il mondo del lavoro nella Tuscia. Un quadro sempre più tragico che stiamo ormai denunciando da tempo. Una fotografia che emerge dalla ‘Relazione sullo stato del Mercato del Lavoro in provincia di Viterbo (II semestre 2013-I semestre 2014)’ pubblicata dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Viterbo.

Tra il secondo semestre del 2013 e il primo semestre del 2014, sono aumentate le conciliazioni per licenziamenti passando da 43 a 52. Diminuiscono invece le somme conciliate, scese da 110.103 euro a 73.625 euro. Aumentano inoltre le iscrizioni al Centro per l’Impiego di Viterbo (+6,02%). Il tutto a testimonianza della crescita della disoccupazione sul nostro territorio. In crescita anche le “aziende irregolari” individuate grazie all’attività di vigilanza della Direzione Territoriale del Lavoro di Viterbo. Quest’ultime sono infatti passate da 227 a 291 con un imponibile evaso pari a 216.633 euro. E a crescere sono soprattutto i lavoratori extracomunitari in nero e irregolari (da 38 a 85, dati Inps Viterbo). Non va meglio neanche sul fronte degli infortuni e delle malattie professionali (da 1511 a 1699, dati INAIL). Consistente infine il numero di aziende che hanno cessato la propria attività (+25,87% nel settore dell’edilizia, + 32,27% commercio, +52,78% alloggio e ristorazione, + 35,07% attività manufatturiere. Stabile solo l’agricoltura dove il saldo tra le aziende iscritte alla Camera di Commercio e quelle cessate è stato rispettivamente di -208 nel II semestre 2013 e -118 nel primo semestre 2014).

Sono dati drammatici dati che ci dicono una sola cosa: o si investe seriamente e concretamente su lavoro e occupazione oppure la situazione rischia di diventare esplosiva e senza ritorno. Sono infatti sempre di più i lavoratori che perdono il posto di lavoro senza la benché minima speranza di trovarne un altro nel breve-medio periodo. Lavoratori che restano disoccupati anche per due anni consecutivi e magari erano l’unica fonte di reddito per le proprie famiglie. E sono sempre di più anche i pensionati che non riescono più ad andare avanti. Un contesto generale che il Jobs Act del Governo Renzi non contribuirà di certo a migliorare.

Dati quelli della Direzione Territoriale del Lavoro di Viterbo, che sono comunque parziali perché frutto di ispezioni a campione. Un lavoro ottimo, ma tanto altro e tante altre situazioni irregolari e ‘in nero’ ci sarebbero ancora da scoprire, come alcuni rapporti nazionali hanno più volte dimostrato e messo in evidenza. Dati che tuttavia devono pur sempre rappresentare per le istituzioni del territorio motivo d’allarme sociale e al tempo stesso un monito in vista del futuro. Un monito da prendere sul serio, prima che sia troppo tardi.

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