28042024Headline:

Qualche dato su La Buona Scuola

La riforma, lo sciopero e qualche dato (senza polemiche)

Un momento della manifestazione di lunedì a Roma

Un momento della manifestazione di lunedì a Roma

Lo sciopero del personale della scuola è stato indetto nei giorni scorsi per fare sentire la voce di coloro che contestano il ddl la Buona scuola. Mi sembra di aver capito che i punti più criticati riguardano il ruolo del preside (dirigente scolastico) e tutto ciò che riguarda i precari. Anche la valutazione dei docenti e del loro operato è oggetto di contestazione. Di queste cose non ci eravamo occupati quando avevamo accennato ad alcuni punti della riforma in quanto troppo tecnici per interessare un pubblico ampio e eterogeneo.  Anche oggi non entrerò nel merito. Alcune notizie e numeri, però, mi hanno colpito. Ve li presento senza commenti personali..
1)  Il disegno di legge Scuola attualmente è all’esame della commissione cultura della Camera.
2) La commissione intende chiudere il disegno di legge il 12 maggio per arrivare in Aula il 15 come stabilito dalla conferenza dei capigruppo a Montecitorio.
3)  L’ufficio di Presidenza ha comunicato che gli emendamenti ad articolo per gruppo potranno essere la massimo 5, in questo modo sale a 120 il numero massimo di cambiamenti da porre in votazion e per ogni gruppo.

4) A Roma secondo gli organizzatori della manifestazione i partecipanti erano circa centomila.
42% la quota di giudizi positivi sulla riforma ottenuti sottoponendo al sondaggio un campione eterogeneo di popolazione
* soddisfatto il 58% degli elettori del PD
*soddisfatto il 32% degli elettori dei Cinque Stelle
* IL 72% degli interpellati non conosce la riforma
*il 2% dichiara di conosc ere la riforma in modo particolareggiato ( addetti ai lavori?)
*il 26% ne conosce i principali punti
*il 57% sa solo che se ne sta discutendo
*il 15% ignora del tutto l’argomento.

Il piano sui precari e la loro assunzione riceve ampio consenso da coloro che hanno risposto alle domande del sondaggio, mentre gli sgravi fiscali per chi manda i figli alla scuola paritaria non ricevono consensi.Questo sembra essere uno dei punti che attenia il favore del pubblico intervistato sul consenso nei riguardi della Buona Scuola.
Dato che questo argomento era uno dei più trattati sulla stampa e anche su Viterbopost, ma secondo, comunque, alla Macchina di Santa Rosa ad Expo, ho trovato dei dati da proporre perché ognuno possa fare le deduzioni che vuole.

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