29042024Headline:

Viterbese – Grosseto, derby sopravvivenza

Sull'asse Tuscia-Maremma si giocano le sorti dei due club

La stretta di mano tra Michelini e Camilli prima  di Viterbese-Poggibonsi

La stretta di mano tra Michelini e Camilli prima di Viterbese-Poggibonsi

Viterbo o Grosseto? Più passano i giorni e più s’intuisce che il ballottaggio, il dubbio amletico, è tutto qui, almeno per quel riguarda il gioco del pallone e le intenzioni in merito di Piero Camilli per la prossima stagione. Siamo sempre alla lettura del pensiero, certo, all’interpretazione dei segni, e a livello ufficiale vale ancora quello che il Comandante ha detto l’altro giorno al sito Sportviterbo.it: “Non iscrivo il Grosseto e ascolto proposte per cedere la Viterbese”. E però le impressioni sono diverse.
Cioè: se Camilli lascerà veramente la Maremma dopo quindici anni di successi (e anche qualche delusione) potrebbe puntare tutto sulla Gialloblu. Magari facendo anche il ripescaggio anche se forse potrebbe non essercene neanche bisogno: se la Lupa Castelli dovesse avere dei problemi seri (l’ex presidente Virzì è stato arrestato, lo stadio per giocare non si trova) la Viterbese potrebbe anche essere promossa in luogo dei romani, e senza dover versare nessun obolo a fondo perduto alla Lega Pro.

L’intenzione di non iscrivere il Grosseto, del resto, è già stata comunicata in forma ufficiale, via email, al sindaco toscano Bonifazi. Cosa che a Viterbo non ha fatto, almeno per ora: qui anzi proseguono i contatti con l’amministrazione comunale, con gli emissari della società impegnati anche lo scorso venerdì alla soluzione della vecchia grana delle fatture per i soldi anticipati dal club per i lavori allo stadio. Qualcosa di più sulle mosse del patron lo capiremo il 30 giugno, data ultima per iscrivere il Grosseto in Lega Pro: vedremo se confermerà l’addio oppure se ci sarà un clamoroso ripensamento. La seconda ipotesi è quella condivisa da molti osservatori: perché rinunciare ad un titolo di Lega Pro, che vale bei soldini tra l’altro, e puntare su uno di serie D? Apparentemente inspiegabile, certo, anche se il calcio spesso non segue percorsi lineari.

Intanto a Viterbo non si sta con le mani in mano. Ci si interroga sulla reale esistenza di una cordata romana (notizia rimbalzata da Grosseto ma non confermata). Non solo: il sindaco Michelini sta per dare corso concreto alle promesse fatte ai tifosi mercoledì scorso nell’incontro allo stadio e già ad inizio settimana è previsto un sopralluogo dei tecnici comunali al Rocchi per verificare gli interventi da effettuare alla struttura. Sala stampa, postazione di soccorso, ingressi, il muro di cinta e altro: lavori per oltre duecentomila euro che il primo cittadino ha garantito a prescindere dalle decisioni di Camilli in merito alla Viterbese. E che Michelini ha tutta intenzione di portare a termine.

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