Comincia davvero a piacere la Viterbese di Nofri
Io a questa Viterbese ho imparato a volere bene. Al di là dei risultati, tutti positivi, delle ultime gare, sono stati non solo i gesti tecnici visto in campo, ma tanti piccoli particolari che hanno dimostrato alla gente che questa squadra ha testa, polmoni e cuore. Tanto cuore. E quando il cuore batte, innamorarsi è un attimo. Se sarà amore eterno o una fugace, ma intensa, passione, lo scopriremo solo vivendo. Ma come nella più classica fase dell’innamoramento classico, le farfalle gialloblù nello stomaco sono un’emozione davvero piacevole.
Questa squadra ha tutto per vincere il campionato. È per questo che secondo me sul mercato di dicembre appena iniziato non è che serviranno molti correttivi per continuare a far bene. Certo, immancabilmente servono due attaccanti veri, uno dei quali, l’uruguaiano Walter Alexis Invernizzi, arriverà oggi al “Rocchi” dalla Sangiovannese. L’altro avrebbe dovuto essere Andrea Saraniti, con cui la trattativa era avviata da mesi, ma all’ultimo la Vibonese si è messa di traverso (spezzando il cuore da tifosa estimatrice della classe calcistica di Saranitovic della sottoscritta, mannaggia a loro!) non lo ha liberato. Spazio, quindi, al ritorno di El Tanque: adesso che la risonanza magnetica ha ratificato che il puntero argentino sta bene, il rientro di Mati Vegnaduzzo è una formalità. Aspettare che il suo ginocchio torni a posto per un paio di settimane ancora non sarà un poi così grande sacrificio per la squadra di mister Nofri.
Sistemato il reparto offensivo, la Viterbese sarà oltre la metà dell’opera di rinforzo di una squadra già di per sè competitiva. Un under di qualità a centrocampo, per permettere al tecnico gialloblù di effettuare più agevolmente variazioni di modulo, e un difensore centrale di spessore per la panchina se davvero Emilio Dierna deciderà di levare le tende (cosa che in questi giorni non appare poi più così scontata). Per il resto, grandi altri stravolgimenti in entrata non serviranno. Semmai è il traffico in uscita che è più affollato, con Oggiano, Giannone e Boccardi che hanno già salutato e con Nohman e Romeo che lo faranno in questi giorni. Tre o quattro correttivi utili et voilà, il mercato è servito. Pensare positivo – e, soprattutto, avere fiducia nel l’operato dei Camilli e dei loro uomini – in questo momento è del tutto lecito, anche perché quando si è innamorati, si sa, la visione del mondo è sempre rosea.
